Il tratto dell’Autostrada A8 (Milano-Varese), noto anche come Autolaghi, si trasforma regolarmente, nelle ore notturne, in un vero e proprio ostacolo per il traffico. La causa sono i frequenti lavori di manutenzione, spesso necessari, che impongono restrizioni, restringimenti e, in molti casi, la chiusura totale di tratte e svincoli, come quello cruciale tra Legnano e Busto Arsizio.
La settimana appena trascorsa ha visto un’ondata di disagi e lamentele, culminata con il caos dei giorni scorsi.
Una situazione che ha portato diversi automobilisti, specialmente chi non conosce bene la zona, a perdersi nelle strade provinciali. Appena fuori dall’A8, infatti, non è raro trovare code o auto ferme con le quattro frecce accese, con conducenti che tentano di riprogrammare navigatori spesso inefficaci nel gestire chiusure inattese. Molti sono stati costretti a girovagare per poi ritrovarsi, in un frustrante ‘giro a vuoto’, quasi al punto di partenza. L’incubo si è spesso completato con la scoperta che anche l’entrata di Busto Arsizio era interdetta, rendendo impossibile proseguire. “Un vero e proprio incubo,” conclude l’automobilista.
A questi disservizi si è aggiunto, proprio nella serata di ieri, un ulteriore rallentamento: code in direzione Milano, a partire da Busto Arsizio, causate da un inatteso restringimento della carreggiata. E la routine è destinata a ripetersi: dalle 22 fino all’alba, è previsto un nuovo stop totale nel tratto tra Busto Arsizio e Legnano, costringendo i veicoli diretti a Milano a percorsi interni prima di poter riaccedere alla A8.
Il problema non è episodico: i lavori, effettuati per lo più tra la tarda sera e le prime ore del mattino, rendono l’Autolaghi un’arteria “proibita” di notte, un disagio cronico che penalizza fortemente lavoratori e viaggiatori. La richiesta degli utenti resta una: maggiore chiarezza nella segnaletica, per evitare che la manutenzione stradale si trasformi in una vera e propria crisi di orientamento.
