Debacle Varese: sconfitta senza alibi, il Ligorna dilaga calando un poker (4-0)

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Giocatori biancorossi a rapporto dai tifosi al termine della partita (foto varesesport.com)

GENOVA, 12 ottobre 2025-È difficile trovare giustificazioni per la prestazione del Varese, che sul campo del Ligorna ha subito una vera e propria batosta, un sonoro 4-0 che non ammette appigli alla sfortuna. Se il campo del Ligorna era già considerato ostico per i biancorossi, la “non prestazione” odierna trasforma il match in una débâcle.

L’unico momento degno di nota per il Varese si registra a metà primo tempo, quando il colpo di testa di Romero, su angolo di Palesi, si stampa sulla traversa. Un rammarico, certo, ma un episodio che non sposta l’inerzia di una gara dominata dai padroni di casa. Subito dopo, infatti, il Ligorna alza i ritmi e l’equilibrio si rompe: sugli sviluppi di un corner, Piredda è il più lesto a toccare in rete per l’1-0. Il Varese fatica a reagire e si aggrappa alle parate di Bugli, costretto agli straordinari per sventare i tentativi liguri, in particolare un bolide di Rosa.

La ripresa non vede la reazione attesa. Nonostante i cambi di Ciceri, che inserisce Tentoni e Qeros per provare a dare una scossa, il Varese è spento. La chiusura del match arriva in un minuto letale per i bosini: al 19’ st Busto trova l’angolino giusto su punizione per il 2-0, e un attimo dopo, al 21’ st, è Sabbione a chiudere i giochi con un colpo di testa sul primo palo per il 3-0.

Il Varese è fuori dalla partita, e solo il portiere Bugli, aiutato anche dal palo, nega il poker a Rosa. L’unico brivido per l’estremo difensore di casa, Rodriguez, arriva all’86’ con un tiro di Guerini e poi sulla punizione di Qeros deviata sulla traversa. Allo scadere, in piena zona Cesarini (51′ st), c’è spazio anche per il 4-0 definitivo di Vitali in mischia.

Il Varese esce dal sintetico genovese a testa bassa. La Curva, però, nonostante la rabbia e il duro confronto a fine gara, tributa comunque un applauso e un coro che è un monito: “Onorate la nostra maglia”. Un messaggio chiaro per un Varese che deve subito riordinare le idee.

redazione@varese7press.it