Assolti Ranucci e Mottola di “Report” nel processo contro Maria Cristina Fontana, figlia del presidente della Regione

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Il tribunale di Varese

VARESE, 14 ottobre 2025-Si è concluso oggi, martedì 14 ottobre, con una piena assoluzione il procedimento giudiziario che vedeva imputati per diffamazione aggravata il conduttore di “Report”, Sigfrido Ranucci, e l’inviato Giorgio Mottola. Il giudice Andrea Crema del Tribunale di Varese ha pronunciato la sentenza con la formula: «Assolti perché il fatto non costituisce reato».

I due giornalisti della trasmissione di inchiesta di Rai 3 erano stati querelati e accusati di diffamazione a seguito di due servizi andati in onda cinque anni fa che avevano preso di mira la Lega. La parte civile nel processo era Maria Cristina Fontana, figlia del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Sigrido Ranucci a Varese nella scorsa udienza

Maria Cristina Fontana si era costituita parte civile con l’avvocato Fabio Schembri, chiedendo un risarcimento danni di trentamila euro. Il legale aveva contestato duramente l’operato dei giornalisti, accusandoli di aver utilizzato un “pregiudizio di genere” e un “titolo sessista” nel trattare la vicenda che riguardava anche la figlia del Governatore.

In aula, il pubblico ministero Monica Crespi aveva avanzato una proposta di condanna, chiedendo 700 euro di multa ciascuno per Ranucci e Mottola.

La difesa degli imputati (studio Casellati di Roma) aveva invece sostenuto con forza la tesi dell’assoluzione, appellandosi al principio fondamentale dell’esercizio del diritto di cronaca.

La decisione del giudice Andrea Crema accoglie tale linea difensiva, stabilendo che, sebbene i fatti fossero quelli narrati, non sussistevano gli estremi per una condanna penale per diffamazione. La formula dell’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato” pone fine al contenzioso legale a Varese.

redazione@varese7press.it