MILANO, 15 ottobre 2025-La rimozione totale delle superfici in cemento-amianto in Lombardia è ipotizzata per il 2027. È quanto emerge dalle previsioni aggiornate di ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), contenute nella “Relazione Amianto” che monitora lo stato d’attuazione della legge regionale n. 17/2003, “Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto”.
La Commissione Ambiente di Regione Lombardia, presieduta da Alessandro Cantoni, ha preso atto oggi dei documenti che rendicontano le azioni svolte dal 2020 al 2023, basate sul Piano Regionale Amianto della Lombardia (PRAL).
“È indubbiamente un tema molto importante quello che abbiamo affrontato oggi in Commissione – ha dichiarato il Presidente Alessandro Cantoni –. La presentazione delle due relazioni sullo stato d’attuazione delle norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto, ci dà una fotografia chiara della situazione sul nostro territorio e di come la situazione si sta evolvendo. La tutela della salute collettiva è la prerogativa numero uno per Regione Lombardia”.
I dati illustrati dal Consigliere Giorgio Bontempi (FdI) mostrano un’accelerazione significativa negli interventi:
217mila i siti censiti in totale.
Quasi 230 milioni di Kg di amianto rimossi nel solo 2023.
Quasi il 96% dei Comuni lombardi ha completato la mappatura delle tubazioni idriche in cemento-amianto.
Nel quadriennio 2020-2023 sono stati registrati 45.358 interventi di demolizione o rimozione, per un totale di 795.802.376 kg di materiali rimossi. I quantitativi del 2023 segnano una crescita dell’86% rispetto al 2019, evidenziando un notevole incremento dell’attività.
“I numeri raccontano una Regione che non si limita a censire e rimuovere, ma che investe in sicurezza, formazione e prevenzione,” ha sottolineato Bontempi. “Ogni cantiere bonificato è un passo avanti nella tutela della salute dei cittadini lombardi. Purtroppo restano ancora parecchie situazioni da rimuovere in ambito pubblico e privato: mille e seicento casi di persone che si ammalano corrispondono al 50 per cento di persone che poi muoiono. La sfida non è solo tecnica, ma culturale: vogliamo creare una prassi quotidiana di sicurezza, dove la prevenzione non sia un obbligo formale, ma un valore condiviso”.
La Regione Lombardia ha supportato attivamente la bonifica con incentivi mirati. I bandi attivi nel periodo 2020-2023 hanno distribuito risorse complessive superiori ai 50 milioni di euro.
L’attività di controllo è stata intensa: fra il 2020 e il 2023 sono stati ispezionati 12.310 cantieri edili (pari al 40% di tutti i cantieri), con 122 provvedimenti sanzionatori a seguito di irregolarità riscontrate.
Infine, sul fronte sanitario, l’attività di sorveglianza ed epidemiologica è proseguita, coinvolgendo 4.105 pazienti nel 2023. I casi confermati di mesoteliomi hanno mostrato una riduzione del 32% rispetto al quadriennio precedente.





