VARESE, 15 ottobre 2025-La delibera del Consiglio comunale di Varese, risalente al 29 settembre scorso, che ha individuato l’area dei Duni, a Bizzozero, per la realizzazione del nuovo canile sanitario comunale, continua a suscitare perplessità. Il Gruppo territoriale di Varese del MoVimento 5 Stelle ha avviato un’analisi interna per accertare l’opportunità dell’ubicazione, in particolare alla luce della situazione naturalistica dell’area.
L’attenzione del M5S si concentra sul fatto che l’area sia un elemento cruciale della Rete ecologica regionale. Diego Carmenati, Coordinatore dei Tavoli per la Tutela dell’ambiente e i Diritti degli animali, sottolinea come il sito sia un corridoio per il libero movimento della fauna selvatica, un dato “testimoniato dalle inequivocabili tracce quotidianamente lasciate sul terreno e le foto scattate dagli stessi residenti”. Carmenati ironizza affermando che il “Consiglio comunale degli Animali Selvatici” abbia già “deliberato l’annullamento” della previsione, che in passato includeva anche la “Cittadella del Rugby”, proprio per la sua importanza ecologica, evidenziando che l’area “non sia urbanizzata, né antropizzata, né recintata”.
Il Movimento critica aspramente l’esclusione dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il cambio di destinazione d’uso (da impianti sportivi a ‘centro polifunzionale con canile, gattile e cras’). Secondo Carmenati, la valutazione comunale si sarebbe basata su un mero confronto con la previsione, mai realizzata, degli insediamenti sportivi, “trascurando il fatto che tutta l’area insista su un corridoio ecologico da preservare e perfino da ‘deframmentare’ come evidenziato dallo stesso Rapporto preliminare di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica obbligatoria!”.
Fiorenzo Pedroletti, Coordinatore del Tavolo tecnico di Urbanistica e Rigenerazione urbana, si interroga sulle ragioni di una procedura “approvata in tutta fretta”, che ha “bypassando la Valutazione ambientale strategica”. La VAS, seppur con un iter più lungo, sarebbe stata “più trasparente e corretto”, avrebbe dissipato i dubbi e fornito indicazioni per mitigare l’impatto su un “ambiente particolarmente fragile”. Pedroletti aggiunge che l’area non può definirsi “urbanizzata” data la mancanza di sottoservizi essenziali come la fognatura e di una “consona via di accesso”.
Le preoccupazioni del M5S si sono tradotte in un voto contrario in Consiglio comunale, espresso dal consigliere Luca Paris. Francesca Bonoldi, Rappresentante del M5S Varese, ha condotto un sopralluogo con i due coordinatori e ha raccolto le “perplessità e informazioni utili” dai residenti, preoccupati anche per il “rischio di una ulteriore e più estesa cementificazione dell’area”. Bonoldi conclude ribadendo che, pur riconoscendo la necessità di una struttura per il Comune, questa debba essere individuata in un luogo più idoneo, e preannuncia un ulteriore approfondimento della questione, anche attraverso l’interlocuzione con associazioni ambientaliste e animaliste, per garantire che le future azioni siano “in linea con le prescrizioni regionali in tema di salvaguardia dei corridoi per i selvatici oltre che della biodiversità dei nostri ecosistemi”.





