Case popolari e scuola 4 Novembre: il PSI Varese rilancia le proposte per San Fermo

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VARESE, 16 ottobre 2025-Il Partito Socialista Italiano (PSI) di Varese torna a farsi sentire sul tema del patrimonio abitativo e del rilancio dei quartieri popolari, in vista del tour che l’Amministrazione comunale avvierà, con la prima tappa fissata per il 18 ottobre proprio a San Fermo.

In continuità con le iniziative sulla casa popolare, il PSI ribadisce l’urgenza di rivalutare e conservare il patrimonio immobiliare del Comune e di ALER, con l’obiettivo primario di assegnare gli alloggi non solo alle persone meno abbienti, ma con un’attenzione particolare alle giovani coppie.

Il PSI Varese coglie l’occasione offerta dall’annunciato “tour nei quartieri” del Comune per rimettere sul tavolo due suggerimenti chiave, già presenti nel programma di appoggio alla coalizione “Soprattutto Varese” durante la scorsa tornata elettorale:

Il partito sottolinea la necessità di un coordinamento concreto e progettuale tra Comune e ALER. Secondo il PSI, un’azione congiunta è indispensabile per evitare il progressivo degrado edilizio e sociale del quartiere delle case popolari. Il rischio paventato è quello di raggiungere un “punto di non ritorno”, che deve essere prevenuto con interventi tempestivi e strutturali.

La proposta più incisiva riguarda la trasformazione della scuola 4 Novembre in una scuola professionale. L’obiettivo è offrire un’opportunità concreta ai ragazzi che, terminata la scuola media, sono più a rischio di devianza o marginalità sociale.

Pur riconoscendo l’esistenza di scuole professionali a Varese, il PSI sostiene che una struttura di questo tipo, posizionata direttamente in zona San Fermo, sarebbe “ancora più efficace”. Le condizioni strutturali per l’adeguamento della 4 Novembre, secondo il partito, ci sono, e l’intervento si inserirebbe perfettamente nel più ampio progetto comunale PNRR che mira a rilanciare San Fermo e prevenire il disagio giovanile.

Il focus è sulla prevenzione: “Meglio puntare su progetti di prevenzione che valorizzano la dignità dei ragazzi piuttosto che su interventi di ‘terapia sociale’ a posteriori, spesso poco efficaci,” ribadiscono i socialisti. “Per questi giovani, la svolta si gioca a 14 anni: dopo, gli interventi rischiano di essere tardivi e poco risolutivi, come dimostrano le statistiche.”

Il PSI Varese si dichiara a disposizione per contribuire con “eventuali altre buone idee”, ribadendo però che, allo stato attuale, il suo ruolo è limitato al suggerimento, in attesa di ritornare in Consiglio Comunale con l’appoggio dei cittadini.