VARESE, 17 ottobre 2025-L’Università dell’Insubria è stata teatro di un pomeriggio di alta scienza. Giovedì 16 ottobre, il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia (Disat) ha ospitato il professor Gerard ’t Hooft, Premio Nobel per la Fisica nel 1999, per un seminario specialistico che ha catalizzato l’attenzione della comunità scientifica.
Il seminario, intitolato «General Relativity on an $S^2$ Sphere, applied to Black Holes», è stato introdotto dalla direttrice del Disat, Michela Prest, e dai professori Ugo Moschella e Matteo Clerici.
L’intervento di ’t Hooft, rivolto a studenti, dottorandi, ricercatori e docenti, ha toccato uno dei grandi enigmi della fisica contemporanea: i buchi neri e il loro ruolo nella comprensione della natura alla scala di Planck.

Il professore emerito all’Università di Utrecht ha descritto l’orizzonte degli eventi del buco nero come una regione dinamica, attraversata da particelle che entrano ed escono, dando vita a singolarità e a strutture che richiamano la teoria delle stringhe.
“Studiare i buchi neri – ha sottolineato in più occasioni Gerard ’t Hooft – significa cercare di capire le leggi ultime della realtà, là dove relatività generale e meccanica quantistica si incontrano.”
Gerard ’t Hooft è universalmente riconosciuto come una delle menti più brillanti della fisica teorica: nel 1999 ha ricevuto il Premio Nobel, insieme a Martinus J.G. Veltman, per i contributi fondamentali alla teoria elettrodebole, una delle pietre miliari verso l’unificazione delle forze della natura.

L’evento non era aperto al grande pubblico, ma ha rappresentato un momento di altissimo valore tecnico e accademico.
“La presenza di Gerard ’t Hooft all’Insubria – commenta la direttrice del Dipartimento Michela Prest – è un’occasione straordinaria per la nostra comunità scientifica e conferma l’eccellenza della ricerca in fisica all’interno del nostro ateneo”.
L’incontro ribadisce come l’Università dell’Insubria, con le sue sedi di Como e Varese, sia un polo di ricerca di frontiera capace di attrarre e confrontarsi con i massimi protagonisti della scienza mondiale.





