
VARESE, 20 ottobre 2025- – La XXXVII edizione del prestigioso Premio Chiara si è conclusa domenica 19 ottobre 2025 nella suggestiva Sala Napoleonica delle Ville Ponti a Varese, celebrando la vittoria di Andrej Longo e la sua raccolta di racconti “Undici. Non dimenticare” (Sellerio). L’autore partenopeo si è aggiudicato l’ambito riconoscimento grazie al voto della Giuria popolare, ottenendo 63 preferenze valide e superando i concorrenti Piero Colaprico (“Le vie della katana”, Feltrinelli, 34 voti) e Gabriele Pedullà (“Certe sere Pablo”, Einaudi, 32 voti).
La cerimonia è stata segnata da un momento di intensa commozione e sincero omaggio alla storica direttrice del Premio, Bambi Lazzati, assente per motivi di salute. Alla Lazzati è stata conferita la Martinella del Broletto, la massima onorificenza della città di Varese, consegnata ai familiari dal sindaco Davide Galimberti tra gli applausi calorosi e la standing ovation del pubblico, in un tributo alla sua dedizione pluriennale all’iniziativa letteraria.

Subito dopo la proclamazione, Andrej Longo ha espresso la sua grande soddisfazione per la vittoria, che bissa un precedente successo: “Sono felicissimo di aver vinto nuovamente il Premio Chiara. Sarebbe bellissimo che questo concorso entrasse nelle scuole, che i ragazzi potessero leggere e votare i racconti,” ha dichiarato l’autore. Ha poi voluto dedicare un pensiero speciale alla direttrice Lazzati, promettendo: “Voglio lasciare un messaggio per Bambi Lazzati: le prometto che non il prossimo libro, ma tra due scriverò ancora una raccolta di racconti, e spero di tornare qui su questo palco.”
La giornata ha visto anche la premiazione dei talenti emergenti. Nel Premio Chiara Giovani, riservato ai ragazzi tra i 15 e i 20 anni, ha trionfato il sedicenne luinese Claudio G. Facchetti con un racconto incentrato sul tema “Luogo”, realizzando un curioso ‘back-to-back’ familiare, un anno dopo il secondo posto ottenuto dietro al fratello Mario.
Sono stati celebrati anche i vincitori del Premio Chiara Inediti: Rodolfo Nicodemi con “L’estate di San Martino” (Pietro Macchione Editore) e la menzione a Edoardo Zanzi con “Musica per nottambuli” (Effetto Edizioni). Spazio anche allo svizzero Giorgio Genetelli, menzionato nel premio principale, con la sua opera “Ingombranti” (Temposospeso).
La cerimonia, condotta con eleganza da Claudia Donadoni e Stefano Vassere, ha
richiamato una folta rappresentanza istituzionale, a testimonianza del ruolo centrale del Premio nella vita culturale del territorio. Tra i presenti, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti e diversi assessori, il presidente della provincia di Varese, Marco Magrini, il segretario generale di Camera di Commercio Varese Anna Deligios, il segretario della Comunità Regio Insubrica Francesco Quattrini (anche rappresentante della Repubblica e Cantone Ticino) e numerosi altri esponenti politici e culturali, tutti intervenuti per portare il proprio saluto e partecipare alle premiazioni.
Con unanime apprezzamento, si è chiusa la XXXVII edizione del Premio Chiara, tra applausi, emozioni e memoria viva. A Varese, la parola continua a erigersi come un ponte tra generazioni, e la narrativa breve — come insegnava il grande Piero Chiara — si conferma la più grande forma di verità: quella capace di racchiudere un intero mondo in poche, dense pagine.




