ROMA, 21 ottobre 2025-di GIANNI BERALDO
La mobilitazione a difesa della libertà di stampa e a sostegno del giornalista Sigfrido Ranucci e della redazione di Report, sta vivendo ha vissuto oggi il suo culmine con una manifestazione a Roma, promossa e largamente sostenuta anche da “Il Fatto Quotidiano” oltre che da Movimento 5 Stelle, ideatori della manifestazione.
L’iniziativa, denominata “Viva la Stampa Libera”, ha radunato, a partire dalle 17:30 in Piazza Santi Apostoli (o altra piazza centrale), tantissima gente sfidando la pioggia. Con loro un vasto schieramento di voci, unite nel condannare l’attentato subito da Ranucci e nel ribadire la centralità del giornalismo d’inchiesta per la democrazia.

Sebbene l’appello iniziale per l’evento fosse stato lanciato dal Movimento 5 Stelle, “Il Fatto Quotidiano” ha aderito con forza, trasformando l’appuntamento in un crocevia di giornalisti, opinionisti e personaggi pubblici legati alla testata.
Tra gli ospiti e i relatori che si sono succeduti sul palco, le cronache riportano la presenza di figure di spicco come, Marco Travaglio (Direttore de Il Fatto Quotidiano), Andrea Scanzi, Roberto Saviano (che oggi partecipava anche ad un seminario sulla libertà di stampa al Parlamento Europeo, ma ha espresso la sua vicinanza). Presenti anche personaggi politici come Antonio Conte e alcuni rappresentanti della sinistra.
Non potevano certamente mancare giornalisti d’inchiesta come Milena Gabanelli (ideatrice di Report), mentre l’intervento conclusivo è stato ovviamente quello di Siegfrido Ranucci (la sua presenza fisica è spesso condizionata dalle misure di sicurezza, ma la sua voce e il suo messaggio sono stati centrali). Con lui sul palco gran parte della redazione di Report.

<<La libertà di stampa significa lottare e informare per dare un futuro migliore alle nuove generazioni! Diffidate dei politici che non rispondono alla stampa perchè è un senso di disprezzo nei confronti del pubblico>.
Ranucci in chiusura del suo intervento ha parole gratificanti per i giornalisti della stampa locale, molti dei quali impegnati quotidianamente in inchieste dove spesso si devono confrontare con realtà pericolose operanti nei vari territori, ritrovandosi a volte a confrontarsi pure con politici, collusi con il malaffare che gli gira intorno <<dovremmo tutelare i giornalisti locali, che rappresentano l’anticorpo periferico utili a distruggere il male prima che si diffonda in tutto il Paese>>.
Insomma, una giornata storica per tutto il giornalismo indipendente italiano.





