Lisa Molteni lascia Patto per il Nord: “Tradita la visione iniziale, decisioni calate dall’alto. Io sto con i territori”

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Lisa Molteni ha laasciato Patto Per il Nord

VARESE, 25 ottobre 2025-Scossa nel panorama politico del Nord: Lisa Molteni, socia fondatrice di Patto per il Nord e referente di spicco per la provincia di Varese, ha annunciato ufficialmente il suo addio al progetto. La decisione, definita “sofferta ma inevitabile”, arriva dopo mesi di dedizione e un’amara constatazione sulla direzione intrapresa dal movimento, ritenuta ormai lontana dalla visione originaria.

Patto per il Nord era nato, nelle intenzioni, per rappresentare una politica etica, autonoma e profondamente radicata nei territori. Secondo la Molteni, questa aspirazione è andata perduta.

“Il progetto guidato da Paolo Grimoldi e dal suo vice Jonny Crosio — ha spiegato Molteni — non rappresenta più l’idea iniziale di rinascita territoriale. Quello che doveva essere un movimento libero e meritocratico, oggi è diventato una struttura autoreferenziale, dominata da logiche di vertice e da decisioni calate dall’alto.”

Il nodo cruciale della rottura sembra essere la gestione interna e la presunta mancanza di democrazia. La Molteni punta il dito in particolare contro l’imminente ‘congresso’, definendolo una mera “rappresentazione formale” in cui le decisioni sono già state prese senza un reale coinvolgimento della base.

“Non esisteranno votazioni libere né reale partecipazione democratica,” ha affermato, sottolineando che Segretari e vice verrebbero “nominati e non eletti, spesso nemmeno radicati nelle comunità che dovrebbero rappresentare.”

La delusione di Lisa Molteni si estende alla strategia politica complessiva: “Tutto si riduce a slogan, a operazioni di immagine, a un contenitore vuoto che mira soltanto a ottenere un risultato elettorale minimo per negoziare un arrocco a livello nazionale. Non è questa la politica che sogno, né quella che serve al Nord.” Un’alternativa che, a suo dire, non è riuscita ad essere credibile alla “Lega ormai degenerata nel premiare chi si allinea e non chi lavora.”

Con questo passo indietro, la referente varesina rivendica la propria coerenza e l’impegno costante per i valori fondanti del federalismo: “Io sto dove ho sempre scelto di stare: dalla parte dei territori, delle autonomie e dello Stato federale autentico, fondato sulla responsabilità e sulla libertà.”

Il comunicato si conclude con parole dure che riassumono la profonda frattura etica e politica: “Quando si delegittimano le persone che lavorano, quando si sostituisce la sostanza con la rappresentazione, quando un progetto politico diventa un’operazione di pubbliche relazioni e di autocelebrazione personale, quello è già l’inizio della fine.”

La decisione è stata presa per “etica e per coerenza,” ribadendo: “Non accetto compromessi, non accetto regie occulte, non accetto che la politica diventi solo uno strumento di carriera personale.”

La battuta finale, secca e lapidaria, sintetizza il senso della fuoriuscita: “Da Patto per il Nord a Grimoldi che fa patto con chiunque è stato un attimo”.

redazione@varese7press.it