VARESE, 25 ottobre 2025-La Federazione nazionale degli Ordini dei biologi (Fnob) alza la voce contro la Manovra economica 2026, denunciando nuove e inaccettabili penalizzazioni a danno dei dirigenti delle categorie sanitarie “non mediche”. La Federazione, presieduta da Vincenzo D’Anna, lamenta una disparità di trattamento rispetto ai medici, nonostante le figure professionali di biologi, farmacisti, chimici, fisici e psicologi ricoprano “incarichi e responsabilità analoghi”.
In una nota ufficiale, il presidente D’Anna critica aspramente il provvedimento che, a suo dire, “crea una ingiustificata disparità” soprattutto nell’incremento dell’indennità di specificità. Secondo la Fnob, per i medici è previsto un aumento oltre sei volte superiore a quello destinato ai dirigenti sanitari e più del triplo rispetto a quello degli infermieri.
Ma le differenze ritenute inaccettabili non si fermano qui. La Federazione segnala anche una disparità nelle borse di studio per gli specializzandi e nel trattamento economico orario per i biologi ambulatoriali interni. “La legge non riconosce adeguatamente i nove anni di formazione, il ruolo dirigenziale e le competenze previste per i biologi – sbotta D’Anna –. È una discriminazione che non possiamo accettare”.
Ulteriore punto di contestazione è l’esclusione dei dirigenti sanitari dalle prestazioni aggiuntive, attività che invece restano consentite ai medici e al personale tecnico-sanitario. “All’interno degli stessi team, con pari responsabilità, alcuni possono svolgere attività extra mentre i dirigenti no. Un controsenso, visto che proprio il dirigente è il responsabile ultimo della prestazione erogata”, sottolinea il presidente della Fnob.
Vincenzo D’Anna conclude auspicando che questi “errori gravi” vengano corretti durante l’esame parlamentare della manovra, per garantire un equo riconoscimento del ruolo e della formazione di tutte le figure dirigenziali del Servizio Sanitario Nazionale.





