VARESE, ottobre 2025- ‘LET THE MERMAIDS FLIRT WITH ME: A TRIBUTE TO MISSISSIPPI JOHN HURT’ è l’ultimo album della pluripremiata cantante/chitarrista americana Erin Harpe, che rende omaggio a una delle sue maggiori influenze, Mississippi John Hurt. Acclamata da Living Blues Magazine come “una delle migliori cantanti acustiche blues fingerpicking del paese” e come l’incarnazione del “country blues odierno al suo meglio”, l’approccio dinamico della stella nascente al blues Piedmont finger style ha affascinato il pubblico di tutto il mondo.
In uscita con la sua etichetta, Erin Harpe Music, tramite il VizzTone Label Group (la sua quinta pubblicazione con VizzTone!), questo album segue il suo acclamato album acustico autoprodotto, MEET ME IN THE MIDDLE, che ha vinto il prestigioso premio Album of the Year ai New England Music Awards. Ancora una volta, Erin mette in mostra le sue crescenti abilità di arrangiatrice e produttrice con questo album intimo, pieno di versioni fantasiose e autentiche dei classici di Mississippi John Hurt.
In questo nuovo lavoro discografico, Erin Harpe, già acclamata per la sua maestria nel blues Piedmont finger style, si spoglia delle sue sonorità elettriche per offrire una performance acustica essenziale e commovente che mette in luce la sua eccezionale abilità vocale e chitarristica.
L’album è un trionfo della semplicità ben eseguita. La chitarra acustica di Harpe, caratterizzata dal fingerpicking scattante e sincopato nello stile di Hurt, è l’elemento centrale. Il suo partner, il bassista Jim Countryman, fornisce un accompagnamento misurato ma vitale al basso ukulele acustico, aggiungendo profondità senza mai sovrastare. Questa configurazione in duo, registrata dal vivo in studio, crea una sensazione di immediatezza e calore, quasi come se l’ascoltatore fosse seduto sulla veranda di casa loro.
Gli arrangiamenti di Harpe sono allo stesso tempo rispettosi e freschi. Brani iconici come “Candy Man” e “Stagolee” mantengono il loro groove senza tempo, ma la voce di Harpe e il suo tocco dinamico infondono nuova vita e una moderna eleganza. Harpe eccelle nel trovare un equilibrio tra l’autenticità del blues delle origini e la sua espressione personale, una femminilità che dona nuova sensibilità ai testi, in particolare in tracce come “Richland Woman” e la malinconica title track “Let The Mermaids Flirt With Me“.

La connessione personale di Harpe con la musica di Hurt, appresa dal padre sin dall’infanzia, traspare in ogni nota. Non è un’imitazione, ma un’interpretazione profondamente sentita. La sua voce è espressiva e nitida, capace di trasmettere sia l’allegria che la malinconia intrinseche al blues. La scelta di chiudere l’album con l’inaspettato classico folk “You Are My Sunshine” è un tocco geniale, eseguito con sincera tenerezza, che lega la semplicità e il calore emotivo del country blues alla tradizione folk americana.
“Questo album è stato un vero lavoro d’amore. Ho sempre amato la musica di Mississippi John Hurt, fin da quando ero una bambina! Ascoltavo mio padre suonare le sue canzoni in casa. Ho imparato diverse canzoni di Hurt da adolescente, e il suo stile chitarristico ha fortemente influenzato il mio modo di suonare, con il suo thumb-picking a basso alternato e le sue corse melodiche sincopate”, così l’artista americana che aggiunge
“Quando mi è stato chiesto di suonare per una raccolta fondi per la Mississippi John Hurt Foundation al Caffe Lena nel 2023, ho accettato subito! Prepararmi per quello spettacolo mi ha portato a rivisitare il vasto catalogo di registrazioni di Hurt, il che è stato un viaggio meraviglioso e nostalgico, dato che mio padre ha suonato la maggior parte (se non tutte) queste canzoni in un momento o nell’altro. Anzi, mio padre suona ancora, e sono così felice di essermi potuta incontrare con lui in questo periodo per ricevere degli ottimi consigli sul modo di suonare di Mississippi John Hurt”.
Eric Harpe poi conclude dicendo “Ho autoprodotto questo album, e gli arrangiamenti delle canzoni sono miei. È stato un piacere elaborare il modo in cui volevo suonarle e cantarle, e creare linee di basso con il mio partner, il bassista Jim Countryman. Abbiamo registrato dal vivo nel nostro home studio in diverse sessioni, incastrandole tra i nostri fitti impegni di tournée. Credo che siamo rimasti fedeli allo stile e all’essenza di Mississippi John Hurt!”





