CASTELSEPRIO, 27 ottobre 2025-A quasi due mesi dalla rapina ai danni della Farmacia del Seprio a Castelseprio, le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all’arresto del presunto responsabile. Si tratta di un uomo italiano di 49 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, che ora si trova nel carcere di Varese.
Il colpo era avvenuto nel mese di settembre, quando il rapinatore, a volto coperto e armato di pistola, aveva fatto irruzione in una farmacia locale. Sotto la minaccia dell’arma, si era fatto consegnare il denaro contante presente in cassa, per un bottino complessivo di 280 euro, per poi dileguarsi.
Le indagini, coordinate dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Saronno e dirette dalla Procura della Repubblica di Varese, hanno imboccato una pista decisiva grazie all’analisi meticolosa dei sistemi di videosorveglianza. Non solo le telecamere interne della farmacia avevano ripreso l’uomo durante l’assalto (nonostante il travisamento), ma anche quelle comunali si sono rivelate cruciali.
Le riprese esterne hanno infatti immortalato l’autovettura utilizzata dal rapinatore nella sua fuga dalla zona. Attraverso gli accertamenti sul veicolo, i Carabinieri sono risaliti a una conoscente del sospettato. Incrociando le frequentazioni della donna con le caratteristiche fisiche (pur con il volto coperto) dell’uomo ripreso dalle telecamere, gli investigatori hanno identificato il 49enne come il presunto autore della rapina.
Le successive attività di indagine hanno trovato la loro conferma più solida con la perquisizione nell’abitazione del 49enne. All’interno, i militari sono riusciti a rinvenire e sequestrare gli indumenti che, in base alle riprese video, erano stati utilizzati proprio il giorno dell’assalto. Un elemento che ha cementato il quadro probatorio a carico dell’uomo.A seguito degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) Niccolò Bernardi ha emesso un’ordinanza di misura cautelare in carcere. Il 49enne è stato quindi tratto in arresto dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Saronno e condotto presso la Casa Circondariale di Varese, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione chiude un capitolo di incertezza, sottolineando l’importanza della sinergia tra i sistemi di sicurezza pubblici, e l’attività investigativa per garantire la sicurezza del territorio.
