Caccia in deroga: M5S Varese chiede alla Regione di bloccare l’abbattimento di storni e fringuelli

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Diego Carmenati M5S Varese

VARESE, 28 ottobre 2025-Il Movimento 5 Stelle (M5S) di Varese porta in Consiglio Comunale una mozione urgente, che mira a contrastare il piano di riparto nazionale per la caccia in deroga, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 12 giugno.

La mozione, presentata a luglio dal consigliere comunale Luca Paris e che sarà discussa in aula domani sera (data successiva al rinvio di fine settembre), chiede esplicitamente a Regione Lombardia di revocare l’adesione al piano.

Il piano di riparto contestato autorizzerebbe per il 2025 l’abbattimento di oltre 810.000 uccelli a livello nazionale (230.000 storni e 580.000 fringuelli). La sola Lombardia si vedrebbe assegnare una quota massiccia: 41.552 storni e 97.637 fringuelli

Il consigliere Paris sottolinea che sia gli storni che i fringuelli sono specie protette a livello europeo e dunque da tutelare in base alla Direttiva 2009/147/CE.

“L’uso della deroga andrebbe riservato a situazioni eccezionali, invece l’Italia, in ambito venatorio, vi ricorre spesso e immotivatamente, come dimostra la condanna subita dal nostro Paese nel 2010 a seguito della procedura di infrazione da parte dell’Unione europea,” ha commentato Luca Paris.

Il consigliere chiede inoltre che venga manifestato un “uguale dissenso” contro l’eventuale riapertura dei cosiddetti ‘roccoli’, gli impianti utilizzati in passato per la cattura di uccelli vivi da richiamo.

L’iniziativa del M5S di Varese intende dare un segnale politico forte alla Regione su un tema percepito come cruciale dai cittadini.

“Auspichiamo che la mozione venga approvata dal Consiglio comunale di Varese, per dare un segnale forte alla Regione su un tema molto sentito dai cittadini, sempre più attenti alla tutela ambientale e agli equilibri del nostro ecosistema,” ha affermato Francesca Bonoldi, Rappresentante del M5S di Varese.

Il Gruppo territoriale di Varese ha promosso diverse iniziative contro le “novità peggiorative” introdotte dal Ddl Caccia del ministro Lollobrigida, registrando notevole partecipazione e consenso.

Diego Carmenati, coordinatore dei Tavoli tematici Tutela ambientale e Diritti degli animali del M5S Varese, ha espresso la contrarietà dell’opinione pubblica alla caccia.

“Abbiamo potuto verificare come l’opinione pubblica sia ampiamente contraria alla caccia, tenuta in vita artificialmente dai detentori degli interessi che vi ruotano attorno,” ha dichiarato Carmenati, concludendo con una nota critica sulla presunta utilità della pratica: “Se non bastassero le comprensibili motivazioni etiche per opporvisi, è dimostrato come la caccia non sia la soluzione al sovrappopolamento di talune specie e la stessa comprometta inoltre la biodiversità di cui, è bene ricordare, siamo parte”.