Giovanni Bloisi, il “Ciclista della Memoria”, premiato in Regione: le due ruote per la Pace e l’Unità Europea

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Romani, Bloisi, Astuti

MILANO, 28 ottobre 2025-Un riconoscimento istituzionale è stato conferito questo pomeriggio a Giovanni Bloisi, noto come il “Ciclista della Memoria”, a Palazzo Pirelli. Il premio è stato assegnato dal Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e dal Consigliere Samuele Astuti (PD) per le sue straordinarie imprese in bicicletta, che lo hanno visto percorrere mezza Europa con un messaggio chiaro e potente: pace, memoria storica e unità europea.

Giovanni Bloisi, originario di Varano Borghi (VA), dal 2008 dedica la sua vita a un costante impegno di testimonianza civile e culturale. I suoi viaggi sono veri e propri “viaggi della memoria”, toccando luoghi cruciali del Novecento come i campi di sterminio nazisti, Marzabotto, Cefalonia, Selvino e, nel suo ultimo percorso, il cuore dell’Europa, dalle Alpi a Bruxelles.

Il Presidente Federico Romani ha sottolineato il valore profondo di questi viaggi:

“Quelli di Giovanni Bloisi sono viaggi della memoria. I luoghi visitati da Bloisi, come i campi di sterminio nazisti, Marzabotto, Cefalonia, Selvino e adesso il cuore dell’Europa, dalle Alpi a Bruxelles, sono legati da un sottile filo rosso. Quello del sangue di vittime innocenti di orribili stragi. […] Le imprese di Bloisi sono un’occasione importante per continuare a mantenere vivo il ricordo, soprattutto nei giovani, perché memoria e testimonianza sono i pilastri della convivenza civile. Senza di essi l’intera architettura del nostro sistema democratico rischia di crollare.”

Romani ha concluso definendo l’attività di Bloisi come una vera e propria “lezione della storia, che vale per il futuro” basata su valori condivisi e capaci di unire.

Samuele Astuti ha evidenziato l’importanza dell’impegno di Bloisi per la Lombardia e i giovani:

“Il ‘Ciclista della Memoria’ è una grandissima risorsa non solo per il territorio varesino, ma per tutta la Lombardia perché ci insegna a tenere viva la memoria. Lui lo fa tutti gli anni con i suoi viaggi straordinari e poi continua tutto l’anno con i suoi racconti dedicati soprattutto ai giovani. Bloisi è molto affezionato al dialogo con i giovani per raccontare la storia e per tenere viva in loro la memoria.”

L’ultimo e recente viaggio di Bloisi, intitolato “La bicicletta europea” e svoltosi sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento comunitario, è partito dal Passo del Mortirolo e ha raggiunto Bruxelles in 12 tappe, come le 12 stelle della bandiera europea. Durante il percorso, Bloisi ha portato il suo messaggio di pace e fratellanza ai rappresentanti delle istituzioni locali, con l’obiettivo di sensibilizzare per un’Europa unita, ispirata ai valori del risorgimento europeo e della resistenza al nazi-fascismo.

Lo stesso Giovanni Bloisi ha spiegato la sua filosofia di viaggio:

“Mi definisco un lento viaggiatore solitario. Viaggiare lentamente mi ha consentito di parlare con le persone e di imparare da loro la storia. Mentre pedalo la mia bicicletta parla con la strada che ha molto da raccontare e la sera, a fine giornata, mi confronto con le storie che le persone e la strada ci hanno raccontato durante il giorno.”

Bloisi, attraverso i suoi itinerari nella storia che ripercorrono le tragedie della Shoah, delle due guerre mondiali, della Resistenza e della lotta al nazifascismo, continua a essere un infaticabile testimone che trasforma la passione per la bicicletta in un’azione civica di fondamentale importanza.

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