MILANO, 28 ottobre 2025-Il gruppo consiliare di Lombardia Ideale in Consiglio regionale ha espresso “grande soddisfazione” per l’incontro tenutosi oggi con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini. L’incontro è stato descritto come una “straordinaria testimonianza” e un “messaggio autorevole” sulla drammatica situazione umanitaria in Terra Santa.
“Una straordinaria testimonianza, un messaggio autorevole sulla tragedia umanitaria che le popolazioni civili, compresa la comunità cristiana in Terra Santa, stanno vivendo a causa del terribile conflitto tra le milizie fondamentaliste di Hamas e l’esercito di Israele,” hanno dichiarato in una nota congiunta Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e capogruppo di Lombardia Ideale, e i consiglieri Luca Marrelli e Alessandro Cantoni.
Gli esponenti del gruppo consiliare hanno sottolineato come la Lombardia non possa rimanere indifferente di fronte a questo “dramma”.
Lombardia Ideale ha espresso orgoglio per l’azione di Regione Lombardia sui canali umanitari a sostegno delle persone colpite, in particolare i più vulnerabili. Hanno plaudito all’accoglienza di bambini di Gaza curati nelle strutture sanitarie lombarde e alla raccolta fondi ‘Mai Soli’ portata avanti da Progetto Arca in collaborazione con la Regione a favore dei piccoli palestinesi e delle loro famiglie.
Il gruppo ha poi annunciato un ulteriore passo avanti nel segno della solidarietà: “Possiamo e dobbiamo fare ancora di più attraverso una presenza attiva del volontariato regionale: in questo senso siamo felici che l’assessore Bertolaso abbia dato la sua disponibilità a portare a Gaza un ospedale da campo degli Alpini di Bergamo,” hanno proseguito i consiglieri.
In conclusione, gli esponenti di Lombardia Ideale hanno lanciato un appello al governo centrale: “Contestualmente auspichiamo che il governo italiano si spenda a livello internazionale per favorire il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Medio Oriente.”
Riaffermando la loro visione politica, hanno concluso che un processo di pace duraturo “non possa prescindere dalla soluzione di ‘due popoli due Stati’.”





