NAPOLI, 29 ottobre 2025-Napoli piange la scomparsa di James Senese, una delle figure più iconiche e influenti della musica italiana. Il leggendario sassofonista, fondatore degli storici Napoli Centrale e sodale imprescindibile di Pino Daniele, si è spento oggi, mercoledì 29 ottobre 2025, all’età di 80 anni, in seguito a gravi complicazioni polmonari che lo avevano costretto al ricovero.
L’annuncio della sua dipartita ha scosso profondamente il mondo della cultura e dello spettacolo, lasciando un vuoto incolmabile. Il primo a rendergli omaggio sui social è stato l’amico e collega di una vita, Enzo Avitabile, con un messaggio toccante: “Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie! Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre.”

Nato a Napoli il 6 gennaio 1945, Gaetano “James” Senese era figlio di madre italiana e di un soldato afroamericano, un’origine che ha plasmato non solo la sua identità ma anche il suo inconfondibile suono. Soprannominato il “nero a metà“, è stato il pioniere di un sound che ha fuso il funk, il jazz e il blues d’oltreoceano con il cuore e l’anima della melodia e della lingua napoletana: il celebre Neapolitan Power.
Dopo l’esperienza con gli Showmen negli anni ’60, il vero punto di svolta arrivò nel 1973 con la fondazione dei Napoli Centrale, un progetto che divenne il manifesto di una generazione e un crocevia di talenti come Tony Esposito e Franco Del Prete. Con i Napoli Centrale, Senese ha imposto un jazz-rock progressivo e di denuncia sociale, con brani come “Campagna” e “Simme iute e simme venute”, che riflettevano la sua visione acuta e passionale del mondo.
Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Pino Daniele. Il sax di Senese è la colonna portante di alcuni dei brani più iconici del “Mascalzone Latino”, a partire dall’immortale “Napule è”. Il loro sodalizio artistico e umano, un’autentica “fratellanza”, ha prodotto capolavori che hanno ridefinito la musica italiana. Senese ha continuato a portare avanti il loro progetto musicale anche dopo la prematura scomparsa di Pino Daniele, tenendo viva la fiamma del Neapolitan Power.
Il suo ultimo album, “Chesta nun è ‘a Terra Mia”, uscito a maggio di quest’anno, testimoniava la sua inesauribile vitalità artistica e la sua urgenza espressiva, con testi di profonda attualità sociale e politica.
Le reazioni al lutto sono state immediate. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, lo ha ricordato come un “artista straordinario, un figlio della Napoli vera, passionale e intrisa di contaminazioni”, assicurando che “Il suo sax risuonerà per sempre.”
Con la scomparsa di James Senese, la musica italiana perde non solo un virtuoso del sassofono, ma un narratore viscerale della napoletanità più autentica e cosmopolita, un artista che ha saputo tradurre in note l’orgoglio, la rabbia e la poesia di un popolo intero.





