Boxe e storia: A Roma la mostra dei 110 Anni FPI. Tra i cimeli anche i guanto di Bemvenuti e Cassius Clay

0
441
Le artiste e atlete

ROMA, 29 ottobre 2025-Più che un claim, un viaggio nella memoria e nell’identità sportiva e sociale nazionale. Per rendere omaggio a chi, ieri come oggi, continua a dare lustro al Pugilato Italiano, la Federazione Pugilistica Italiana (FPI) ha inaugurato ieri, presso il Museo dello Sport di Roma, l’anteprima della “Mostra 110 FPI”. L’iniziativa celebra i prossimi 110 anni della Federazione, che ricorreranno il 2 marzo 2026.

La mostra, frutto del prezioso impegno del co-fondatore del Museo dello Sport, Nicola Cilento, e dell’ingegno di Roberto Feri, sarà aperta al pubblico da oggi fino al 31 gennaio 2026. L’evento è parte del progetto “Lo Sport tra Storia Movimento Benessere e socialità“, promosso da Roma Capitale in occasione del Giubileo 2025.

L’inaugurazione si è tenuta nel prestigioso spazio espositivo situato presso lo Stadio di Domiziano, nei sotterranei di Piazza Navona, luogo che diede i natali a molte discipline sportive, tra cui il pugilato.

Presenti al taglio del nastro il padrone di casa Matteo Tamburella e un parterre di spicco come Flavio D’Ambrosi (Presidente FPI), Flavio Siniscalchi (Capo del Dipartimento per lo Sport), Alessandro Onorato (Assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Sport di Roma Capitale), Mario Luciano Crea (Presidente della V Commissione Consiliare permanente “Cultura, spettacolo, sport e turismo” della Regione Lazio) e Paolo Petrecca (Direttore di RaiSport).

Crea, D’Ambrosi e Siniscalchi

A rappresentare il gotha FPI, oltre al Presidente D’Ambrosi, il Vice Presidente Vicario Mariangela Verna, i Consiglieri Federali Andrea Locatelli e Terry Gordini, e i veri protagonisti dell’evento: i Campionissimi Roberto Cammarelle, Giovanni De Carolis, Irma Testa, Emanuele Blandamura e Alessandro Duran.

In un “gemellaggio” ideale tra il Museo Nazionale di Pugilato FPI di Assisi e il Museo dello Sport di Roma, l’esposizione racconta, attraverso cimeli, foto e video dell’Archivio FPI, le imprese e il “valore della sconfitta” dei campioni italiani, fonte d’ispirazione per media e cinema.

La mostra non celebra solo la gloria sportiva, ma mette in luce anche le attività sociali e culturali promosse dalla FPI, come il progetto “Boxando s’Impara” nelle scuole. Centrale è il connubio tra Boxe e Arte per il sociale, con un forte messaggio di empowerment femminile e lotta contro la violenza sulle donne, rappresentata dall’opera #Provaciconme Pitbull Pink Power FPI dell’artista Giulia Maglionico, che utilizza il pitbull come simbolo di forza e del salvifico “Never Give Up”. Oppure l’artista Fabiana Giusti, la quale rende omaggio con due opere dedicate a figure storiche come Nino Benvenuti e Emanuele Blandamura.

Come ha sottolineato la critica d’arte Francesca Baboni, il pugilato diventa il leitmotiv dei 110 anni FPI, dove “passato, presente e futuro si fondono nella metafora della boxe”.

Il Presidente Flavio D’Ambrosi ha espresso profonda gratitudine: “Questa bellissima iniziativa, in un luogo così suggestivo, sarà solamente la prima di molte iniziative che il prossimo anno la Federazione organizzerà. Lo sport deve continuare ad essere un collante sociale importante.”

Flavio Siniscalchi (Dipartimento per lo Sport) ha elogiato il lavoro della Federazione: “Siamo molto soddisfatti del lavoro che sta facendo il Presidente D’Ambrosi nel valorizzare lo sport di base, portando l’attività sportiva nelle scuole.”

L’Assessore Alessandro Onorato ha lanciato un appello contro il drop-out sportivo: “Le istituzioni hanno l’obbligo di investire nello sport, nelle infrastrutture, nelle scuole, affinché si avvicinino i più giovani all’attività fisica, che è un collante sociale fondamentale.” Anche Mario Luciano Crea (Regione Lazio) ha ribadito l’importanza dello sport come elemento fondamentale, auspicandone la disponibilità a tutti.

Infine, il Direttore di Rai Sport Paolo Petrecca ha assicurato il suo impegno: “Uno dei motivi per cui ho accettato questo mio ruolo, è quello di raccontare lo sport, e quindi trasmettere un messaggio, attraverso i grandi campioni. Sto provando a dare il giusto spazio a una nobile disciplina come il pugilato, così che possa avere la visibilità che merita”.

redazione@varese7press.it