LAVENO MOMBELLO, 31 ottobre 2025-Un nuovo allarme sicurezza scuote il sistema di trasporto pubblico in provincia di Varese. Oggi, venerdì 31 ottobre, poco dopo le 13.30, si è verificata l’ennesima aggressione ai danni di un dipendente delle ferrovie, questa volta alla stazione Nord di Laveno Mombello, in via Diaz.
La vittima è un controllore di 31 anni, che sarebbe stato aggredito sul treno in partenza per Milano da un gruppo di giovanissimi, presumibilmente italiani, secondo le prime ipotesi. Dopo l’allarme al 112, sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri e l’ambulanza della Croce Rossa di Gavirate.
Fortunatamente, l’uomo non è in gravi condizioni ma è stato comunque trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cittiglio per accertamenti.
Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per identificare gli aggressori. Saranno cruciali le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della stazione, che si spera possano fornire ai militari dell’Arma elementi decisivi per risalire agli autori del gesto.
Questo episodio conferma, ancora una volta, che il personale dei mezzi pubblici opera in un contesto ad alto rischio, una situazione purtroppo non isolata nel Varesotto.
L’aggressione di Laveno Mombello si inserisce in un quadro di crescente insicurezza che affligge treni, stazioni e autobus della provincia di Varese.

I dati recenti della Polizia Ferroviaria tracciano un quadro preoccupante.
Nei primi sei mesi del 2025, la provincia di Varese ha registrato 207 reati gravi tra furti, aggressioni e rapine a bordo treno e nelle stazioni.
Questo dato posiziona Varese al secondo posto in Lombardia per numero di reati gravi in ambito ferroviario, subito dopo Milano.
Anche sul fronte degli autobus, si sono moltiplicati gli episodi di violenza, non solo verbale ma anche fisica, a danno di autisti e verificatori. Solo nell’ultimo periodo si sono registrati casi di schiaffi e percosse, spesso legati a tentativi di non pagare il biglietto o non esibire i documenti.
Le continue aggressioni, pur non allarmanti per entità numerica a livello nazionale rispetto ad altri fenomeni infortunistici, rappresentano un rischio quotidiano per il personale e testimoniano una preoccupante percezione di “terra di nessuno” che accompagna i pendolari.
Le aziende di trasporto e le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli e valutando l’uso di vigilanza privata a bordo come misura preventiva, ma il tema della sicurezza sui mezzi pubblici rimane una priorità urgente e non risolta per i lavoratori e per l’utenza.





