La Marcia della “Gioventù Rivoluzionaria” sbarca a Cagliari: duecento studenti non allineati in corteo

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CAGLIARI, 1 novembre 2025- Si è conclusa la marcia studentesca che oggi  ha visto duecento ragazze e ragazzi provenienti dal Sud Italia sfilare per la prima volta nel centro di Cagliari. L’iniziativa, promossa da un gruppo che si definisce la “gioventù rivoluzionaria italiana”, ha voluto lanciare un chiaro segnale di presenza e di sfida.

Nonostante quello che gli organizzatori definiscono il “solito clima intollerante creato ad arte dai collettivi antifascisti”, che a loro dire avrebbero tentato di alzare il livello di tensione nei giorni precedenti con “minacce, scritte e insulti”, la manifestazione si è svolta. Per gli studenti, il successo del corteo conferma un dato di fatto: “non ci sono città ‘comfort-zone’ della sinistra in cui la gioventù rivoluzionaria italiana non può entrare.”

Il corteo, secondo quanto affermato dai portavoce, ha voluto rappresentare “la voce degli studenti non allineati né a sinistra né a destra”. Le rivendicazioni principali toccano temi di attualità scolastica e lavorativa. Tra i temi principalo della protesta gli stage non retribuit, il precariato giovanile e contro le “scuole aziende”.

L’obiettivo dichiarato è l’impegno per la “giustizia sociale di tutti gli studenti italiani.”

Accanto a queste istanze, la manifestazione ha voluto lanciare “messaggi forti” legati all’identità. Gli studenti hanno riaffermato “il nostro diritto ad esistere come europei di lingua italiana”, sottolineando come la “patria è l’Europa”. Quest’ultima sarebbe “minacciata nella sua identità millenaria, stretta nell’imperialismo russo-americano, l’invasione migratoria e classi dirigenti colluse con un sistema che uccide i popoli”.

Da Cagliari è stato lanciato quello che viene definito un “grido d’impegno generazionale”: “L’Europa sarà libera!”.

“Non per nostalgia o reazione, ma per costruire dal basso una patria come non si è mai vista. Gli studenti devono impegnarsi e lottare in ogni strada, in ogni scuola, in ogni università contro rassegnazione e il fatalismo. Noi faremo la nostra parte per scrivere una nuova pagina di storia”, hanno concluso gli organizzatori, promettendo di continuare la loro battaglia.

redazione@varese7press.it