UBS chiude la controversia fiscale ereditata da Credit Suisse con un pagamento di oltre 500 milioni di dollari

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UBS (foto rsi.ch)

VARESE, 6 maggio 2025-UBS ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense per risolvere una significativa controversia fiscale risalente all’epoca di Credit Suisse (CS). La banca svizzera pagherà 510,6 milioni di dollari per chiudere il caso, due anni dopo l’acquisizione d’emergenza di CS.

La vicenda affonda le radici in comportamenti illeciti di Credit Suisse che, nonostante una dichiarazione giurata del 2014 di voler cessare l’assistenza all’evasione fiscale per i cittadini statunitensi, ha continuato a farlo. UBS, agendo per conto della sua ex rivale, si è dichiarata colpevole in un tribunale statunitense di aver gestito oltre quattro miliardi di dollari distribuiti su almeno 475 conti, alcuni dei quali sono rimasti attivi fino al 2023.

Secondo quanto riportato dai media del gruppo CH Media, la sanzione pecuniaria riguarda principalmente attività negli Stati Uniti, ma include anche transazioni con clienti statunitensi gestite a Singapore. Il Dipartimento di Giustizia ha chiarito che l’accordo raggiunto con UBS non offre alcuna protezione alle singole persone coinvolte nelle pratiche illecite di Credit Suisse.

Per UBS, l’impatto finanziario della multa appare gestibile, in quanto la banca ha dichiarato di utilizzare accantonamenti già predisposti a tale scopo. La banca ha inoltre voluto sottolineare la sua “tolleranza zero” nei confronti dell’evasione fiscale e ha evidenziato la sua collaborazione volontaria con le autorità statunitensi sin dall’acquisizione di Credit Suisse.

È importante ricordare che le accuse principali al centro di questa controversia erano note da anni. Già un decennio fa, Credit Suisse aveva pagato una multa di 2,6 miliardi di dollari per simili mancanze. La chiusura di questo capitolo rappresenta un passo importante per UBS nel processo di integrazione e risanamento delle attività ereditate da Credit Suisse, liberandola da un pesante fardello legale e reputazionale.

La multa di oltre 500 milioni di dollari sarà coperta dagli accantonamenti di UBS, quindi l’impatto finanziario immediato dovrebbe essere gestibile per la banca.

redazione@varese7press.it