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In piazza gli organizzatori di eventi varesini: ”Chiediamo come poter continuare a lavorare in sicurezza”

VARESE, 22 ottobre 2020- di GIANNI BERALDO-

«Vogliamo chiarezza su come poter svolgere gli eventi in sicurezza. Gli eventi sono una filiera importante, una filiera a tutti gli effetti. Noi paghiamo tasse e Inps, insomma le stesse modalitá di fare girare l’economia che ha un’azienda», cosí Sonia Milani, titolare dell’agenzia varesina 23&20 organizzatrice di eventi.

Lei, con una rappresentanza di suoi colleghi, questa mattina é scesa in Piazza del Podestá organiazzando un sit-in utile a catturare l’attenzione della gente cosí come delle istituzioni, su quello che é diventato un grave problema: la mancanza di risorse e garanzie per i prossimi mesi con conseguente blocco del lavoro.

Tutto questo acuito dalla persistente pandemia che sta mettendo in ginocchio molti settori lavorativi. Come il loro appunto, mai troppo considerato come vera attivitá professionale ma che in realtá coinvolge migliaia di addetti in tutto il Paese, ora in seria difficoltá anche a livello di sopravvivenza economica.

A Varese sono circa 4 le agenzie professionali che organizzano eventi: da situazioni medi o piccole a eventi di elevata importanza dove la preparazione spesso richiede mesi di lavoro. Tutto svolto con la massima professionalitá,  passione, bravura ma pure dalla grande determinazione nel vederli realizzati.

Sonia Milani

Nonostante le evidenti difficoltá, tutti loro questa mattina hanno affrontato anche questo appuntamento con un sorriso, amaro certo, ma sinonimo dell’energia positiva che emanano ogni volta che si adoperano per far divertire grandi e piccini: pur nelle difficoltá oggettive.

Certo, passione e voglia di fare, ma senza soldi non ci campa nessuno.

Per questo chiedono risposte importanti come altrettanto importanti ma soprattutto concrete dovranno essere le risposte da parte di tutti i soggetti coinvolti a livello istituzionale: dal Comune, alla Regione finanche dal Governo il quale pare abbia garantito ben 12 milioni di euro (a firma Ministro Attivitá Culturale Dario Franceschini) da destinare a tutte le organizzazioni di questo tipo.

Gabriella Maran

«Qualcosa abbiamo visto-dice Gabriella Maran, in arte Pink Lella, giovane maestra nell’arte dei palloncini-ossia quei contributi di circa 1200 euro totali distribuiti nei mesi scorsi in due tranche da 600 euro. Se ora richiudono tutto vietando ogni manifestazione ludica potete capire che a livello economico la faccenda diventa drammatica per tutti noi».

Gabriella é stata tra le artefici di questo sit-in, lei che vive da solo con a carico pure un figlio e che, nonostante tutto, ha ancora voglia di scherzare iniziando a produrre davanti a noi figure animate con i suoi palloncini color rosa, con una abilitá impressionante.

Un trampoliere giunto da Binago, nel comasco

«Sono partita da zero qualche anno fa dopo aver perso lavoro. Mi sono avvicinata a questa attivitá facendo pure diversi corsi come animatrice, poi ho deciso di aprire una partita Iva e oggi eccomi qui ancora senza lavoro», aggiunge Pink Lella.

Dello stesso tenore chiaramente anche tutti gli altri partecipanti, tra i quali due imponenti figure rappresentanti uno Babbo Natale ma di taglio moderno («come quello intepretato da Kurt Russell nel flm ”Qualcuno salvi il Natale”») l‘altro un perfetto Iron Man: due figure, due rappresentazioni, che piacciono molto anche agli adulti.

Iron Man e Babbo Natale 4.0

«Siamo molto richiesti soprattutto nelle fiere del Fantasy (Babbo Natale infatti interpreta diversi altri personaggi come il mitico Odino ad esempio), ma con le restrizioni sono diversi mesi che non lavoriamo». Per loro un ulteriore ”campo di lavoro” sono pure le pediatrie dei vari ospedali, i cui accessi e animazioni per i bambini dallo scorso mese di marzo sono assolutamente vietati causa Covid.

Tra i presenti anche il presidente della Pro Loco Roberto Bianchi, solidale con tutti i  rappresentanti del settore «Come Pro Loco abbiamo inviato una lettera aperta al sindaco Galimberti perché si attivi a livello di sostegno e aiuto nei confronti di tutti i soggetti che organizzano eventi, perché di fatto dietro un evento vi é un lavoro di mesi a volte di anni e c’é una filiera di produzione che viene sottovalutata».

Insomma alla fine tutti loro hanno manifestato per capire come potersi muovere, quali le garanzie, quali le eventuali possibilitá di organizzare eventi soprattutto ora con le Festivitá Natalizie alle porte «dovesse saltare pure quest’ultima chance non saprei come potremmo riprenderci nell’immediato futuro», chiosa Sonia Milani drammaticamente realista.

direttore@varese7press.it

 

 

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