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Rabbia e sconcerto tra i commercianti varesini in Piazza Montegrappa a protestare contro chiusure anticipate

VARESE, 28 ottobre 2020- di GIANNI BERALDO-

I primi arrivano alla spiccolata alle 17, orario di ritrovo della manifestazione, iniziando a preparare grandi cartelli ognuno riportanti frasi ad effetto in merito alla situazione.

Stiamo parlando dell’appuntamento previsto questa sera in Piazza Montegrappa organizzato da asociazioni ma soprattutto da molti esercenti di Varese, ognuno con le proprie rivendicazioni in base alla tipologia di attivitá commerciale (tra loro diversi titolari di bar e ristoranti), ma tutti accomunati dallo stesso grave problema: la chiusura anticipata decisa dall’ultimo Dpcm (il 23esimo dell’era Conte!).

Piú che una manifestazione si tratta di un ritrovo pacifico (dalle 17 alle 20) autorizzato dalla questura seguendo scrupolosamente i vari dettami legati alla sicurezza come distanza e mascherine.

Tra loro prevale certamente la rabbia ma soprattutto sconcerto e consapevolezza che le cose potrebbero addirittura peggiorare.

E in tal senso i dati parlano chiaro con 1902 nuovi contagiati in provincia di Varese solo nella giornata di oggi: un triste record che, se mantenuto, porterebbe certamente alla chiusura totale di tutti gli esercizi.

Insomma una faccenda molto triste e penalizzante per tutti.

«Nloi siamo qui questa sera per chiedere almeno l’azzeramento delle tasse, considerato anche le chiusure forzate, giustamente, avvenute nei mesi scorsi», dice Alessandro Cagna titolare del Bowling Varese situato  in viale Belforte.

Alessandro Cagna titolare Bowling Varese

«ora dopo avere investito nella messa in sicurezza dei nostri locali per poter nuovamente accogliere i nostri clienti, ora ci ritroviamo ancora nella stessa situazione».

Cagna sottolinea che locali come il suo, dove le aperture sono solo in orari serali, sono destinati a non riaprire piú se Comune, Regione o Stato non dia loro un aiuto di tipo economico per affrontare questa nuova emergenza economica che fa il paio con quella sanitaria.

Dello stesso tenore ovviamente tutti gli altri presenti alla manifestazione, che ha visto la presenza pure di qualche politico come il Consigliere regionale Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale) «Sono venuto in piazza, nella mia città, per esprimere non solo la mia vicinanza personale, istituzionale e politica ai lavoratori delle categorie più colpite dalle restrizioni anti-covid ma anche per spiegare, una volta per tutte, che il dpcm del 24 ottobre è stato adottato senza prendere in considerazioni alcune importanti richieste avanzate dalle Regioni, a partire dalla proposta della Lombardia di tenere aperti bar e ristoranti fino alle ore 23»

Cosentino tra alcuni manifestanti

Cosentino rimarca inoltre come tutti lavoratori rappresentanti molte categorie ora in difficoltá, oramai se la prendano con tutti indistintamente, aggiungendo «prima del dpcm del Governo, avevamo lavorato giorno e notte per trovare una sorta di sintesi col mondo scientifico e consentire, con l’ordinanza regionale, l’apertura della ristorazione fino alle 23, mi dà molto fastidio sentire critiche su questo punto».

In serata il sindaco Davide Galimberti insieme all’assessora Ivana Perusin hanno incontrato in teleconferenza una delegazione dei rappresentanti pubblici esercizi per ascoltarli alla luce degli ultimi provvedimenti governativi «Un momento per esprimere la nostra solidarietá e aiuto a un settore colpito duramente da questa crisi sanitaria. Il nostro sostegno c’é sicuramente e stiamo spingendo perché il Governo possa destinare al piú presto gli aiuti previsti», dichiara il sindaco.

direttore@varese7press.it

 

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