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Presentato il Recovery Plan Varesino: progetti per 250milioni di euro. Una rivoluzione attesa da tempo

VARESE, 6 febbraio 2021- di GIANNI BERALDO

Se ne parla da mesi: mettere in pratica progetti in grado di rilanciare il Paese, permettendogli di uscire dal quel pantano politico, sociale ed economico messo in ginocchio dalla pandemia.

Il rilancio si chiama Recovery Plan, fondo speciale messo a disposizione dell’Unione Europea dedicato a riforme strutturali riservate ai 27 Paesi membri che presenteranno progetti coerenti con le finalità. Il totale di prestiti sará di 750 miliardi di euro suddivisi in 390 a fondo perduto e 360 miliardi suddivisi in base alle diverse necessità dei Paesi più colpiti dal Coronavirus, tra cui appunto l’Italia (e Spagna) che avrà tempo fino al prossimo mese di aprile per presentare tutto il piano progettuale così da poter per accedere ai fondi

Il sindaco Davide Galimberti

E Varese che c’entra direte voi? Parecchio considerato che si tratta della prima città capoluogo di provincia a essersi messa in moto da diverse settimane creando ad hoc una ”cabina di regia’, per portare all’attenzione progetti di riqualificazione della città in ambiti diversi.

Tutto questo ha un nome: ”Varese Future Recovery Plan”, una serie di progetti per il Recovery Fund presentati questa mattina alla stampa alla quale ha partecipato l’intera Giunta (a eccezione del vice sindaco Daniele Zanzi).

Una proposta preliminare da presentare al Governo entro la fine di marzo, grazie alla quale potrebbero essere erogati dallo Stato ben 250 milioni di euro per completare quello che a tutti gli effetti potrebbe essere il definitivo suggello alla rivoluzione in atto a Varese sotto molteplici aspetti, tra i quali sicuramente quelli urbanistici, ambientali e della mobilità.

L’assessore Lovato

Una volta presentato l’intero piano, bisognerà attendere la riposta del Governo con le inevitabili modifiche dei progetti (se il piano preliminare verrà accettato ovviamente). A quel punto i vari tavoli di lavoro si confronteranno ulteriormente per apporre le eventuali modifiche richieste ed essere pronti alla loro attivazione una volta ricevuti i fondi.

«Entro aprile il governo deve inviare alla UE un piano complessivo nazionale e noi nel prossimo mese mezzo al massimo dovremo inviare le nostre proposte anche non complete ma con elementi utili a farlo recepire importante in modo da ottenere i fondi», dice il sindaco Davide Galimberti che ricorda come in ambito locale vi saranno altri incontri con i vari rappresentanti e soggetti le cui attività si richiamano ai temi trattati nei vari progetti (la ”cabina di regia appunto’).

Ogni area tematica è stata rappresentata coinvolgendo gli assessorati competenti: dall’ambiente alla mobilità, dalla economia ai temi fiscali, dalla innovazione tecnologica alla scuola agli aspetti sociali finanche spazi urbani sempre più green dove bambini e ragazzi potranno trovare quella giusta dimensione e senso di libertà (ora compromessa dal Covid 19) con aree adatte alle attività sportive e di svago più in generale. Situazione d’altronde tipica di molte città europee decisamente all’avanguardia per quanto attiene certe dinamiche sociali.

L’Assessora Perusin

Tra i progetti più importanti quello relativa ad una sorta di Tax Free Zone , ossia rendere economicamente ”appetibile” il territorio varesino a quelle imprese ora delocalizzate soprattutto in territorio svizzero. Per farlo la proposta presentata oggi dall’assessora alle Attività produttive e Semplificazione Ivana Perusin, sarebbe quello di utilizzare fondi del recovery plan per la riparametrazione dell’Irpef. Aziende che dal canto loro dovranno investire in Italia in una fascia di confine tra i 15 e 20 chilometri e per un periodo non inferiore ai 10 anni.

Altro progetto importante, anzi oseremmo dire storico visto il suo perdurare nei decenni, quello dello sdoppiamento dei binari in alcuni punti delle ferrovie Nord sulla tratta Milano-Varese, così da rendere molto più veloce il viaggio consentendo di raggiungere Milano in soli 30 minuti (progetto presentato dall’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati in videoconferenza). Lavori che riguarderebbero anche l’altra tratta, sempre Varese-Milano ma ad appannaggio delle Ferrovie dello Stato. Anche in questo caso i tempi di viaggio si ridurrebbero notevolmente divenendo a tutti gli effetti una sorta di metropolitana leggera.

L’assessora Strazzi

Interessanti anche le proposte presentate dall’assessora all’Istruzione Rossella Dimaggio e quella dell’assessora alle Politiche Giovanili Francesca Strazzi i cui progetti in qualche modo interagiscono direttamente con quelli di rigenerazione urbana e spazi per i giovani presentati da De Simone.

Recovery plan varesino davvero molto articolato che non dimentica il sociale, come ricorda l’assessore competente Roberto Molinari «Il Recovery ha pure una sua dimensione socio sociale. Noi abbiamo individuato fondamentalmente tre settori> disabilità, minori e senza fissa dimora.

Parlando di minori importante il loro recupero; ad esempio per quei soggetti usciti dal carcere minorile aiutandoli con un percorso di recupero a livello sociale. Oppure l’applicazione dell’housing first per le tante persone senza fissa dimora».

Ricordiamo che l’Housing First (letteralmente ”prima la casa’) è un modello innovativo di intervento nell’ambito delle politiche sociali per il contrasto alla grave marginalità sociale, basato sull’inserimento di persone senzatetto in singoli appartamenti indipendenti, allo scopo di favorirne uno stato di benessere dignitoso.

L’assessore Molinari

Tra le varie proposte non potevano mancare temi di rigenerazione ambientale (presentato dall’assessore Dino De Simone) ossia pensare al verde come elemento di edilizia urbana, verde vero, studiato e programmato da professionisti «Dare a Varese quel quid in più rispetto ai temi centrali puntando anche sulla bellezza-dice De Simone- Da ricordare inoltre che la valenza di certi lavori creerà molti posti di lavoro. Infatti grazie all’edilizia urbana si creeranno posti utili per 7000 lavoratori all’anno in ambiti diversi. Tutto questo per 10 anni, periodo previsto per la realizzazione di tutte le opere».

Recovery Plan varesino che non dimentica il settore turistico il quale peró deve essere analizzato e progettato in un’ottica di  turismo di prossimità. Come aggiungono lo stesso sindaco (con deleghe al Turismo) e l’assessore all’Innovazione, grandi eventi e turismo Fabrizio Lovato «Queste potrebbero essere risorse decisive per fare diventare importante questo territorio a livello turistico. Parliamo dei siti Unesco e della rivalutazione del Campo dei Fiori considerato non solo sotto il già importante aspetto naturalistico, ma con il rilancio dei piccoli paesi e borghi limitrofi da riscoprire a livello turistico».

Insomma il Recovery Plan Varesino potrebbe essere l’atto finale utile a completare sia il rilancio ambientale ed economico della città, che per sdoganare Varese da città ”provinciale” a città europea a tutti gli effetti.

direttore@varese7press.it

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