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Invest in Varese, progetto della Camera di Commercio per coinvolgere investitori stranieri

VARESE, 16 febbraio 2021-Il dato più significativo è quello della crescita degli investimenti diretti esteri sul nostro territorio, che hanno ormai raggiunto il numero di 400.

La conferma che Varese e il suo sistema economico restano tra i più attrattivi a livello nazionale. Un’attrattività che potrà essere ancor di più incentivata dallo sviluppo di una cultura amministrativa volta a sostenere l’offerta insediativa. «Ecco perché, come Camera di Commercio – spiega il presidente, Fabio Lunghi –, stiamo favorendo la sinergia con le amministrazioni comunali, fornendo loro strumenti per incentivare il flusso degli investimenti, in relazione sia alla riqualificazione delle aree dismesse, sia alla valorizzazione degli spazi con una chiara destinazione d’uso produttivo. Il tutto con un approccio innovativo, market oriented, dove l’offerta insediativa viene costruita secondo i parametri degli investitori internazionali».

Da qui, il percorso che Camera di Commercio – nell’ambito del suo programma Invest in Varese – ha avviato mettendo a punto un’iniziativa pilota a livello regionale, che ha già riscosso notevole attenzione da parte degli enti locali: «Un kit di supporto all’attrattività comprensivo di momenti formativi, ma anche elementi di concretezza quali la realizzazione di linee guida per incrementare la capacità di attirare insediamenti, attivando tra l’altro un vero e proprio catalogo online. Avevamo previsto la partecipazione di 10 Comuni, ma il riscontro d’interesse ci ha convinti ad allargarla a 15» sono sempre parole di Lunghi, al termine della prima fase di questo percorso, tra i cui obiettivi c’è anche quello della messa in rete, così da permettere di valutare la partecipazione del territorio varesino nel suo complesso alla più importante rassegna del settore: la Mipim di Cannes.

Andrea Cassani, sindaco di Gallarate

Entrando nel dettaglio, il pacchetto di servizi comprende il supporto nella preparazione dei dossier e, ancor prima, nella selezione di immobili e aree presenti sui territori dei Comuni aderenti all’iniziativa, così da identificare le opportunità con maggiori chance di successo. Infine, è previsto un vero e proprio servizio di consulenza a disposizione degli enti locali, grazie a un apposito sportello con incontri individuali: «Un elemento di concretezza per essere vicini alle amministrazioni comunali, nella logica di un adeguato sviluppo territoriale. Questo anche alla luce dell’iniziativa di Regione, che ha stanziato 100 milioni di euro per facilitare il processo di rigenerazione urbana da parte dei Comuni lombardi. Con il nostro pacchetto, vogliamo supportare amministrazioni locali varesine anche su questa partita, aiutandole a definire al meglio il dossier per l’accesso a queste risorse regionali» conclude il presidente di Camera di Commercio.

«Il Comune di Gallarate ha aderito da subito all’iniziativa, cogliendo lo spirito innovativo del percorso di affiancamento alle iniziative locali e la volontà di fare sistema sul territorio» sottolinea il sindaco, Andrea Cassani, esprimendo la sua soddisfazione rispetto al progetto promosso da Camera di Commercio: «Per Gallarate, il primo step riguarderà l’analisi di un edificio da valorizzare di particolare pregio artistico e architettonico: Palazzo Minoletti, in pieno centro cittadino. Il valore aggiunto della scelta di questo edificio è dato dall’essere rappresentativa di molti beni immobili di proprietà di enti locali: strutture di pregio con vincoli di riuso e di trasformazione, ma con la potenzialità di essere delle vere e proprie “scatole della memoria” dell’evoluzione architettonica di alto livello. Il loro recupero non ha meri scopi utilitaristici, ma di conservazione e valorizzazione in chiave di utilizzo sociale».

Un’attenzione che viene confermata anche da Luca Santagostino, primo cittadino di Laveno Mombello, altro ente locale partecipante al progetto: «L’opportunità offerta da Camera di Commercio è straordinaria non solo perché innovativa, ma soprattutto perché consente ai Comuni di avere un approccio proattivo e orientato al mercato in un contesto, quello delle aree dismesse, caratterizzato da una forte competitività dei territori. Per il Comune di Laveno Mombello, che ha almeno tre grosse aree ex industriali dismesse, la sfida per la riqualificazione deve partire anzitutto dalla valorizzazione strategica delle infrastrutture che ci caratterizzano – due ferrovie, traghetto e funivia – e dalla posizione geografica di indiscutibile fascino, poco distante da Milano, Varese e il Canton Ticino. Una visione strategica della vocazione del proprio territorio e la capacità di rappresentarla con le corrette leve agli investitori privati costituiscono la modalità più efficace per trasformare problemi urbanistici in opportunità di valorizzazione economica. Valorizzazione che, altrimenti, non si potrebbe mai concretizzare».

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