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Waterfall of time, alla Sala Veratti mostra dedicata allo scultore giapponese Yoshin Ogata

VARESE, 6 luglio 2021-In concomitanza con la mostra sul Giappone al Castello di Masnago, Musea TraRari TIPI porta a Varese Yoshin Ogata, uno dei più importanti scultori nipponici di fama  internazionale.
In Sala Veratti, dall’11 luglio al 1 agosto, saranno esposte una ventina di sculture, pannelli fotografici con le opere monumentali dello scultore nipponico. La mostra è resa possibile grazie al sostegno di Banca Generali Private, la collaborazione di Liguria Vintage Design e LarioIn e il patrocinio del Comune di Varese. Catalogo Trarari TIPI in mostra. 
“La cultura varesina guarda al Sol Levante – dichiara il sindaco Davide Galimberti – grazie alla mostra ospitata in Sala Veratti e dedicata a un grande artista nipponico di richiamo internazionale. Una mostra che dialoga direttamente con quella allestita al Castello Masnago, per un grande omaggio della Città Giardino alla più raffinata arte giapponese”.
“Banca Generali è orgogliosa di sostenere la mostra di Yoshin Ogata, un artista completo, dall’animo internazionale e con una visione aperta sul mondo. La personale ospitata dal Comune di Varese è un’iniziativa importante di cui, mai come in questo momento, sentivamo il bisogno. Abbiamo patito tutti la mancanza dell’arte e della cultura vissuta dal vivo. Finalmente siamo tornati” dicono Daniela Parravano della filiale varesina BGP e Guido Stancanelli district manager di Banca Generali e presidente di LarioIn, associazione culturale che da più di un decennio opera sul territorio.
“Può stupire che uno scultore decida di incentrare il proprio lavoro nel marmo, nei graniti e travertini, nel bronzo, su ciò che per antonomasia una forma non ha se non quella di ciò che la racchiude: l’acqua -scrive Debora Ferrari. Eppure Yoshin Ogata, dalla seconda metà del secolo trascorso a oggi, dedica la sua attenzione non al suo incessante scorrere eracliteo, ma all’attimo dinamico che ce la racconta. E’ un divenire diverso quello che cogliamo nell’istantanea scolpita nei sedimenti minerali della terra, un fermo-immagine solido, compiuto, universale: la trasmutazione che avviene nella materia grazie al pensiero del suo autore”. E prosegue Luca Traini “Nel segno della pietra, che unisce simbolicamente cielo e terra (e rispettive acque). Dai vulcani del Sol Levante alle Alpi Apuane, a quei marmi di Carrara in cui ha saputo fondere il lavoro della nostra tradizione con la concezione vitalistica della natura della cosmologia nipponica, dove non esiste una netta demarcazione fra oggetti e creature viventi”.
L’esposizione in Sala Veratti ospita una ventina di sculture tra il 1970 e i nostri giorni, pannelli fotografici con le opere monumentali dello scultore nipponico, informazioni sull’artista e un percorso guidato di visita insieme all’antropologo Armando Montoya, con la direzione artistica e organizzativa di Musea TraRari TIPI, la piccola casa editrice varesina che ha curato e pubblicato anche il catalogo per questo evento internazionale.
In Sala Veratti dall’11 luglio al 1 agosto, dal giovedì alla domenica ore 15-18.30. Ingresso libero. Informazioni: culturalbrokers@gmail.com
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