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Sacha Naspini cattura il pubblico di Varese raccontando di Robert Wright alla libreria Ubik

VARESE, 27 novembre 2021- di GIANNI BERALDO-

Incontro con l’autore particolarmente atteso quello svoltosi questa mattina alla libreia Ubik di Varese.

Ospite infatti lo scrittore ma pure editor, concept e art director toscano (di Grosseto per la precisione) Sacha Naspini, che ha raccontato con la solita scioltezza dialettica, chiarezza, simpatia e inconfutabile genio narrativo, il suo utlimo romanzo intitolato ‘La voce di Robert Wright’.

Per i titolari della nota libreria varesina posizionata nel centralissimo Corso Matteotti, avere Naspini é stata una bella soddisfazione.

Autore tradotto  in America, Canada, Inghilterra, Australia, Francia, Cina, Corea del Sud, Grecia, Turchia, Croazia, Russia, Egitto, Spagna, Catalogna (con distribuzione in Argentina, Messico, Cile, Perù, Colombia, Repubblica Dominicana, Costa Rica, Uruguay), uno scrittore insomma che piace. E parecchio. Fama internazionale acquisita grazie a precedenti e intriganti romanzi (tra cui ricordiamo almeno ‘Nives’ pubblicato l’anno scorso ottenendo un grande successo) ma pure come importante sceneggiatore per film e serie tv. Come non bastasse la creativitá di Naspini deborda pure in ambito di Graphic Novel con un lavro che vedrá la luce nel 2022.

Insomma un bel personaggio, dimostratosi tale anche durante l’odierna presentazione dove, con un pizzico di falsa modestia, ne raccontava la genesi oltre che il topic a livello di trama.

Filo conduttore del nuovo romanzo é la storia, o meglio, una storia che vede protagonista Robert Wright, conme evidezia una parte della sinossi ”Da quasi trent’anni sei il doppiatore ufficiale di uno degli attori più famosi e strapagati di Hollywood. Per il pubblico non hai neanche un nome, sei “la voce di Robert Wright”. Consacrare l’esistenza a un portento del cinema mondiale ha avuto il suo prezzo: rimanere nell’ombra. Sei comunque una star, ma dei titoli di coda. Quaranta film e tanta abnegazione ti hanno consentito di avere soldi, riconoscimenti, una bella casa nel centro di Roma. Una famiglia. Un giorno arriva la notizia: Robert si è suicidato nella sua villa in California. Ora sei la voce di un morto. La perdita del tuo dio ti lascia orfano….

«Ogni volta che esce un titolo al di fuori della mia cosidetta comfort zone, un pó mi tremano i polsi», dice l’autore durante l’incontro «Nel caso di Robert Wright  particolarmente in quanto viene dopo Nives, quindi una scommessa particolare. Un lettore che ha letto Nives in questo caso si troverá spiazzato. Il contesto é Roma in un ambiente borghese ecc…Insomma una storia completamente diversa».

Naspini confessa inoltre che la prima stesura del nuovo romanzo era in prima persona, anzi di piú. Come sottolinea lui stesso «ho voluto sperimentare il fatto di partire in prima persona e senza che il lettore se ne accorgesse, portare il romanzo in terza persona. Mi piaceva lo sfumato dalla prima alla terza persona perché era come se il lettore potesse sperimentare la distanza che Carlo Serafini (il personaggio principale del libro, ndr) dopo la morte di Robert Wright prende dal mondo, si stacca da esso».

Un incontro partecipato come meritava la presenza di Naspini, autore eclettico e prolifico che rende vivi e vivaci tutti i suoi personaggi come pochi altri scrittori riescono a fare.

direttore@varese7press.it

 

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