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Torna La Cattedrale Elettronica. A Somma Lombardo musica e arte con Dukwa e Diego Bormida

SOMMA LOMBARDO, 15 marzo 2023-Un’altra fusione tra emozioni visive e sonore è in arrivo il 17 marzo (dalle 19.00 a mezzanotte) per il secondo appuntamento del format La Cattedrale Elettronica, ideato da Soundart Events e This Is Not presso La Cattedrale, spazio artistico polifunzionale a Somma Lombardo creato da Paolo Rovelli e Andrea Ravo Mattoni ed esaltato dalle gigantesche opere d’arte dello stesso Mattoni.
Dopo l’ottimo riscontro della serata inaugurale a febbraio, venerdì prossimo ci saranno nuovi protagonisti per vivere insieme al pubblico tanta musica elettronica che s’intreccia con il mondo della street art, dando vita ad un esperienza multisensoriale nel contesto della
Cattedrale, una ex fabbrica industriale che ha incontrato l’arte.
Non si tratta di “classici” Dj set, ma di vere e propri concerti, performance musicali dove i Dj, producer e musicisti suonano diversi strumenti dal vivo. Sempre live sarà anche la realizzazione dell’opera artistica dei protagonisti della parte visuale.
Per quanto riguarda la parte di musica live, il protagonista del secondo appuntamento sarà:
Dukwa
Spotify artista
Pseudonimo di Marco D’Aquino, Dukwa è attivo da dieci anni.
Nascosto dietro la sua passione per le macchine, la house classica e gli esperimenti grezzo, il produttore vanta uscite su Bosconi, Numbers, Don’t Be Afraid e TDSR. La sua musica si spinge dritto al nucleo dei suoni che tanto ama. Le sue acute tastiere e le combinazioni disco/rave hanno scatenato gli ascoltatori in deliranti frenesie.
Parlando invece della parte di performance artistica visuale di Live painting, l’altro protagonista sarà
Diego Bormida Instagram
Diego Bormida nasce ad Acqui Terme. Dopo il liceo Scientifico si diploma all’ Accademia delle Belle Arti di Firenze. Terminati gli studi inizia subito la sua carriera di pittore lavorando in Arabia Saudita, in un palazzo reale nella capitale Riyad. Attualmente collabora con una
prestigiosa casa d’arte di Los Angeles, la Fidelity Arts, per la realizzazione di dipinti e decorazioni su lussuose navi da crociera, come Princess Cruises e Cunard Lines, ma anche Costa Crociere, Carnival Cruise, Norvegian Cruise Lines e Royal Caribbean.
Ha progettato e dipinto la “Stanza di Ercole” a Villa Bellissima a Salt Lake City, una tra le più grandi ville degli Stati Uniti d’ America.
Lavora anche come pittore di scena sui set di film italiani con diversi registi. Da qualche anno realizza i disegni per le bottiglie artistiche della famosa casa vinicola 958SANTERO Wines, viste in tv in numerose trasmissioni come Grande Fratello Vip e l’Isola dei Famosi.
Sempre con Santero Wines realizza anche le livree delle macchine da rally che partecipano al Campionato italiano e Mondiale e ha realizzato anche un enorme murales di ben 36 metri nell’ area del nuovo capannone. La sua arte spazia dalla pittura alla scultura, dal
restauro pittorico ai pavimenti in resina artistica, dall’ aerografia al bodypainting.
Venerdì ci sarà inoltre il Dj set di Samuele De Santis, Spotify artista
DJ resident del This is not party sin dagli albori, amante del vinile e del suono “raw” la sua collezione di dischi è in continua crescita. I suoi dj set spaziano dalle sonorità acid fino alla disco music, dall’electro degli anni d’oro fino alla raw house calda e coinvolgente.
È uno dei più talentuosi del progetto varesino e le sue produzioni stanno attirando label internazionali di grande valore artistico.

La Cattedrale Elettronica
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MUSIC – ART – FOOD – DRINK
Info e prenotazione tavoli:
+39 349 3792746
+39 349 2424614
Evento a numero chiuso – assicurati la tua prevendita tramite la piattaforma Eventbrite
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-cattedrale-elettronica-dukwa-live-diego-bormida-livepainting-560389609407
EVENTO + 21
La Cattedrale
Via Milano, 59 – Somma Lombardo – Varese




La Bandiera Nazionale diventa un libro contenente le opere d’arte tricolori esposte a Varese. Presentazione al Liceo Artistico

VARESE, 15 marzo 2023-La celebrazione dei 225 anni della bandiera nazionale, il grande evento collettivo che ha animato l’autunno varesino, diventa un libro, contenente le opere d’arte tricolori esposte in città e il ricordo delle manifestazioni collaterali, che sarà presentato il prossimo sabato 18 marzo, alle 10.30, all’interno del “Nonmuseo” del Liceo artistico “Angelo Frattini” di via Valverde 4 a Varese.

Alla presenza degli studenti dei licei varesini che hanno partecipato all’iniziativa, degli artisti e dei volontari delle associazioni d’arma e di protezione civile,  interverranno alla presentazione del libro stampato da Grafica Esse Zeta il sindaco di Varese Davide Galimberti, l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, Giuseppe Armocida della Società storica varesina, Giampiero Tartaglia dell’Associazione culturale europea, Anna Pontiggia, preside dell’Artistico, Antonio Bandirali, presidente del Circolo degli artisti di Varese con Nicoletta Magnani e Paolo Musajo Somma di Galesano, segretario del Circolo e presidente della Varese Nascosta, che ha affiancato, con altri sodalizi cittadini tra cui la Società storica e il Gruppo Alpini, il Circolo nell’organizzazione delle celebrazioni.




Stefano Chiassai ‘Oltre il lockdown Disegni, tessuti, colori’: mostra all’ADI Design Museum di Milano

MILANO, 15 marzo 2023-Le opere dalle linee e colori vivaci del fashion designer Stefano Chiassai sono esposte nella mostra multidisciplinare “Stefano Chiassai. Oltre il lockdown. Disegni, tessuti, colori” a cura di Paola Maddaluno. L’esposizione è ospitata presso gli iconici spazi dell’ADI Design Museum – Compasso d’Oro fino al 4 aprile 2023. Una galleria di pensieri e frammenti di vita quotidiana racconta, con linguaggi diversi, alcuni dei momenti più significativi della pandemia, un taccuino privato colmo di personaggi, emozioni e voglia di libertà, custode di relazioni e di slancio verso la rinascita.

L’esposizione, presenta una prima sezione composta da numerosi disegni a pennarello realizzati durante i giorni di lockdown. Personaggi inventati, animali parlanti, folletti e oggetti fluttuanti sono solo alcuni dei soggetti che Chiassai utilizza per commentare i fatti quotidiani; attraverso l’inesauribile energia della fantasia, l’artista muta la preoccupazione in un’opportunità per smarrirsi in una bellezza sconfinata.
Nella seconda parte della mostra il mondo di figure, corpi e parole raccolto su carta si mescola con la pluralità creativa del fashion design e si trasforma in una inedita installazione immersiva. Collocata in un’ampia stanza che offre una grande parete tappezzata da un tessuto disegnato appositamente per la mostra e presentato in anteprima, l’opera si compone di 17 arazzi eseguiti a telaio Jacquard, abiti ed originali elementi di design, quali sedute, tavoli, che riprendono il motivo del tessuto riprodotto su materiali diversi. Tutti questi elementi diventano emblema di un meccanismo che ha convertito la negatività in un percorso orientato al futuro e volto a una ripartenza comune per raggiungere nuove mete.

A tre anni esatti dal primo disegno, le opere esposte in ordine cronologico sono una testimonianza dei sentimenti e delle paure che hanno coinvolto tutto il mondo; a partire da “Parole al Buio. Bla, Bla Bla, apriamo la bocca per parlare di cose positive” datato 8 marzo 2020, Chiassai narra con immagini affollate, colme di dettagli e simboli una quotidianità fatta di contraddizioni, parole, testimonianze e aspettative. “Prigionieri in casa. I nostri Cuori sconfiggeranno il Mostro” racconta le settimane dell’isolamento con un turbinio di cuori, virus, porte chiuse e occhi, “Ritorno alle porte aperte. Con Disciplina, Speranza, ma anche tante incognite” fa rivivere i primi giorni di riaperture attraverso parole come futuro, lavoro, speranza e immagini di negozi e persone. Il viaggio tra i disegni si conclude con l’opera del 31 dicembre 2020 in cui il vecchio anno, negativo e nero, si scontra con la luminosità e i colori del nuovo anno, augurando il ritorno ad una piena normalità a una rinascita.

Diverse opere esposte sono raccolte nel volume “Diario di un lockdown. 8 marzo 2020 – 31 agosto 2021” edito da Silvana Editoriale nel 2021 oltre a essere incluse nel progetto espositivo ed editoriale “Aria italiana” curato da Gianfranco Maraniello, Alberto Salvadori e Vincenzo Trione, promosso dal Ministero degli Esteri e realizzato con la collaborazione della Fondazione ICA Milano nel 2021.

Stefano Chiassai si forma all’istituto d’arte di Firenze. Nel 1980 crea il suo marchio “Stefano Chiassai” e qualche anno dopo, nel 1985, insieme alla moglie Alessandra, fonda la “SCS Studio Chiassai”. Nel 1987 la sua idea di moda rappresenta lo stile italiano alla Biennale Giovanile di Barcellona; dal 1988 al 2000 è docente di “Menswear Fashion Design” al Polimoda di Firenze. Nel 1994 chiude il suo marchio e si concentra sulle consulenze stilistiche e di tendenze per numerosi brand di lusso. In particolare, dal 2009, grazie anche al supporto del suo team, diventa il designer della linea di abbigliamento “Fendi Uomo”. Nel tempo, l’artista toscano colleziona 20.000 capi vintage, custoditi oggi presso lo spazio “The Cube Archive”: luogo di incontro tra stilisti, artisti, musicisti, studenti e creativi desiderosi di dialogare. Diversi i volumi pubblicati: nel 2016 Caos ordinato e nel 2018 Ritmo emotivo entrambi editi da Nuova Libra; nel 2020 Blue tailoring e nel 2021 Diario di un lockdown. 8 marzo 2020 – 31 agosto 2021 editi da Silvana Editoriale.

ADI Design Museum è il luogo dedicato alla collezione del Compasso d’Oro, un museo dinamico all’insegna non solo di creatività e cultura del design ma anche di interazione con la città di Milano e il panorama internazionale. ADI Design Museum è un luogo di racconto e valorizzazione del sistema design italiano, un contenitore aperto allo scambio, capace di parlare alla numerosissima community del design e, grazie al taglio divulgativo, anche ai non addetti al settore. Lo scopo di ADI – Associazione per il Disegno Industriale è costruire una realtà inclusiva, capace di offrire un’esperienza di visita coinvolgente ma soprattutto in progress, grazie al continuo aggiornamento dei pezzi della Collezione Compasso d’Oro. ADI rappresenta un centro culturale all’insegna della contemporaneità e della ricerca, capace di uscire dai confini tradizionali dei musei e aprirsi alla complessità di una realtà globalizzata stabilendo contatti tra il mondo del design e quello della moda, dell’architettura, della scienza, della tecnologia e della creatività in generale, ma anche del sistema produttivo.

Coordinate mostra
Titolo Stefano Chiassai. Oltre il lockdown. Disegni, tessuti, colori
A cura di Paola Maddaluno
Sede ADI Design Museum – Compasso d’Oro, Piazza Compasso d’Oro 1 – Milano
Date mostra 5 marzo – 4 aprile 2023
Inaugurazione sabato 4 marzo ore 16.00 – 19.00

Orari Martedì – Domenica 10.30 – 20.00 (ultimo ingresso ore 19.15). Lunedì chiuso
Info pubblico www.adidesignmuseum.org – support@adidesignmuseum.org




Giuseppe Penone. Gesti Universali. A Villa Borghese esposte oltre trenta opere del Maestro dell’Arte Povera

ROMA, 13 marzo 2023-Oltre trenta opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila in un percorso che attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise per espandersi nel Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana: con Giuseppe Penone. Gesti Universali, a cura di Francesco Stocchidal 14 marzo al 28 maggio 2023 la Galleria Borghese torna ad aprirsi al contemporaneo, una mostra che è un omaggio all’immutata vitalità della scultura e a un Maestro dell’Arte Povera.

L’esposizione parte dalla ricerca di qualcosa che non è presente negli splendidi spazi della Galleria, offrendo una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura che la statuaria antica presente nella collezione del museo ci racconta secondo canoni classici. Un percorso che si pone in perfetta continuità con le ricerche sul rapporto tra Arte e Natura che caratte­rizzano la direzione di Francesca Cappelletti.

 

Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto ma presenta opere scelte come “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi: nelle sale caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni – magnifiche rappresentazioni del mondo minerale – Penone aggiunge un innesto organico di fogliecuoiolegno che col­lega e definisce i due universi. Nei Giardini invece, l’integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante, arricchita da circa quaranta nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcune opere.

Il percorso espositivo comprende nuclei di opere meno note o iconograficamente poco asso­ciate al lavoro di Penone, come Sguardo vegetale, e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici – Soffio di foglie e Respirare l’ombra – inserite nello spazio come presenze autono­me e originali. Nell’assenza di mitologia dei lavori di Penone, la narrazione sposta il suo asse, e il rapporto tra tempo naturale e passato storico dà vita a un nuovo presente incerto.

‘Questa mostra è un dialogo tra oggetti che esprimono dei pensieri di epoche diverse ma che hanno come filo conduttore comune il rapporto tra l’uomo e la materia che lo circon­da. Questo avviene nell’azione che produce l’opera e che accomuna le opere della Galleria Borghese con la realtà di oggi. Solo attraverso una riflessione con i materiali e con lo spirito che ha sviluppato quelle forme d’arte, si può creare un dialogo che non è un confronto ma un tentativo di porre l’attenzione su dei valori che si possono ritenere condivisi.” afferma Giuseppe Penone.

‘La mostra Gesti Universali presenta un dialogo che assume la forma di un innesto tra la dimensione minerale, ampiamente presente nella Galleria Borghese, e quella organica che caratterizza l’opera di Penone. Un’interrogazione sulla scultura libera da ogni sensazionali­smo, volta a indagare la rappresentazione della natura in relazione al tempo di un passato storico. Un dialogo di idee e materiali, rispetto a un confronto di forme e simboli, che esprime tutta la vitalità della natura umana e di quella vegetale.” dichiara il curatore della mostra, Francesco Stocchi.

‘Con la mostra di Giuseppe Penone concludiamo la serie di mostre che da due anni cercano di comunicare al pubblico della Galleria Borghese la ricerca su arte e natura, su creatività dell’artista e elementi naturali. Il percorso si svolge in maniera significativa da alcune sale del museo allo spazio esterno, consentendo al visitatore di mettere a fuoco relazioni fra la materia e il gesto dell’artista e riscoprire la potenziale alleanza fra l’essere umano e la natura nel ciclo del tempo.” afferma la direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa con un’intervista all’artista di Francesco Stocchi e un saggio di Andrea Cortellessa. Il volume propone immagini delle ope­re allestite nelle quattro sale del museo e nei giardini, descrivendo un osmotico flusso fra la materia organica e le sale interne nonché fra le opere di bronzo e la ricchezza botanica degli esterni.

L’esposizione è stata realizzata grazie al supporto di FENDIsponsor ufficiale della mostra.




Varese. Sabato una passeggiata negli anni Trenta. Dagli affreschi di Palazzo Italia alle nuove architetture del capoluogo

VARESE, 2 marzo 2023-Proseguono i percorsi alla scoperta delle ricchezze culturali della città: sabato 25 marzo appuntamento con una mattinata per conoscere e apprezzare il rilevante patrimonio artistico e architettonico che ha connotato Varese negli anni Trenta. Il percorso inizierà alle 9.30 con una visita accompagnata alla mostra L’arte svelata nel palazzo della Questura, con la curatrice Serena Contini che illustrerà le architetture di Mario Loreti e i dipinti di Giuseppe Montanari.
Alle 11.30 seguirà la visita guidata I palazzi raccontano Varese tra le due guerre: un percorso di circa 1 ora e mezza, con una guida turistica abilitata dell’Associazione Immagina Arte Cultura Eventi, alla scoperta dei palazzi cittadini realizzati nel periodo compreso tra le due guerre.
L’evento, organizzato dal Comune di Varese in collaborazione con la Questura di Varese e l’Associazione culturale Immagina Arte Cultura Eventi, prende le mosse dall’interesse suscitato in città dalla mostra L’arte svelata nel Palazzo della Questura di Varese e dai percorsi e visite guidate al patrimonio storico – artistico nell’ambito delle iniziative dal titolo Conosci il tuo patrimonio.
Si tratta di un’immersione nel periodo in cui la città, dopo l’elevazione a capoluogo di provincia nel 1927, fu sottoposta a importanti interventi urbanistici che ne modificarono profondamente l’impianto originario: la maestria architettonica del Loreti apre e chiude il percorso, a partire da quello che era il Palazzo Littorio, poi Palazzo Italia, per terminare in Piazza Monte Grappa. Un percorso che quindi offre al pubblico uno sguardo sul passato attraverso l’esposizione di un patrimonio in parte danneggiato, distrutto o nascosto, ma recuperato anche attraverso materiale documentario inedito e pannelli esplicativi.
L’evento è previsto per sabato 25 marzo 2023, con inizio alle ore 09.30 in piazza Libertà e conclusione alle ore 13.00 circa in Piazza Monte Grappa. L’appuntamento è gratuito, con posti limitati e con prenotazione obbligatoria su Eventbrite a partire dall’11 marzo. Per informazioni: turismo@comune.varese.it | +39 335 7617514 | www.comune.varese.it



A Vergiate mostra fotografica “Why me? Why now?” di Antonella Civera sulla donna e il tumore al seno

VERGIATE, 2 marzo 2023-“Perché io? Perché ora?”. Domande a cui non c’è una risposta razionale soddisfacente. Contraddizioni che una malattia porta con sé…

Ma gli stessi quesiti danno corpo, spessore e significato ad una nuova iniziativa. “Why me? Why now?” è infatti il titolo della mostra fotografica che verrà inaugurata sabato 4 marzo, alle ore 11, nelle sale della biblioteca “Enrico Baj” di Vergiate. A proporla sono l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vergiate guidato dalla vicesindaco Antonella Paccini e l’associazione di promozione sociale “IN Valbossa” presieduta da Adalisa Corbetta nel periodo che comprende la giornata della donna.

Il progetto autobiografico di Antonella Civera, realizzato con una serie di autoscatti, è dedicato all’immagine femminile e alla lotta contro il cancro al seno. Un racconto fotografico toccante, frammenti di una trasformazione fisica ed emotiva per mostrare la vulnerabilità del corpo femminile e, allo stesso tempo, l’espressione della sua forza.

La mostra, curata da Mario Baratelli, resterà aperta a Vergiate da sabato 4 a sabato 25 marzo, con i seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30; il martedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18; il giovedì dalle 10 alle 18; il venerdì dalle 10 alle 12.30; il sabato dalle 10 alle 12. Sempre con ingresso libero e gratuito.

Per informazioni ci si può rivolgere alla stessa biblioteca “Enrico Baj”, in piazza Enrico Baj, 16, a Vergiate (tel. 0331.964120), oppure scrivere all’indirizzo cultura@comune.vergiate.va.it

 




Il rumore del silenzio: la mostra di Maria Enrica Ciceri a Castellanza dall’11 marzo

CASTELLANZA, 24 febbraio 2023-– Sarà ospitata presso Villa Pomini a Castellanza, dall’11 al 26 marzo 2023, la mostra personale di pittura dell’artista Maria Enrica Ciceri dal titolo “Il rumore del silenzio”. Il vernissage, in programma sabato 11 marzo 2023, alle ore 16.30, vedrà l’intervento della critica d’arte Fabrizia Buzio Negri e sarà arricchito da un reading del Gruppo di voci narranti di Lidia Maini. La mostra, organizzata con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza, sarà aperta al pubblico per tre fine settimana consecutivi, negli orari dalle 15.00 alle 18.30 del sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 della domenica.

In esposizione opere realizzate negli ultimi tre anni e rappresentative della città di New York, ritratta durante il periodo del lockdown, quando la paura e il silenzio erano tangibili e regnavano ovunque. “Una delle cose inquietanti che ha caratterizzato il periodo della pandemia – racconta Maria Enrica Ciceri – è stato il surreale silenzio: era una sensazione stranissima non sentire più il rumore delle auto, lo sgommare dei motorini, il rombo delle moto, il vociare consueto delle persone. In quel silenzio assordante delle strade deserte, con i negozi chiusi, sembrava di vivere sospesi in una bolla. Io, in quei momenti, per non pensare e combattere la noia, mi sono dedicata particolarmente alla pittura. La maggior parte dei quadri della mostra sono stati eseguiti in quel periodo nero, per me doppiamente. Ora pare sia tutto passato: la primavera è già arrivata e noi siamo qui ad accoglierla e viverla, gioiosamente, con intensità e con la rinnovata serenità.”

Maria Enrica Ciceri vive e lavora a Uboldo (VA), sua città natale. Nutre un profondo amore per l’arte, a cui si dedica da tempo con determinazione e tenacia. Nel suo personale percorso artistico ha cercato sempre nuove modalità di espressione e nuovi linguaggi, spinta da una insaziabile curiosità e da un’ansia di sperimentazione che la guida costantemente. Ama rivolgere il proprio sguardo all’arte nelle sue molteplici forme e discipline: dalla pittura all’incisione, dalla decorazione su ceramica alla resina, fino al recente approdo alla pittura informale. Si è avvicinata con interesse e impegno anche al tema dell’arte sacra. Ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali, artistici e culturali, ottenendo premi e riconoscimenti.

Al centro dell’opera di Maria Enrica Ciceri c’è la vocazione a rappresentare i paesaggi urbani delle metropoli occidentali. La sua indagine visiva si focalizza sull’imponenza delle

Manattahn al tempo covid

costruzioni architettoniche, sulla vastità degli spazi, sugli elementi distintivi di ogni singola città, per cogliere il senso più profondo e invisibile dei grandi agglomerati urbani, nella loro condizione di continuo movimento e trasformazione. In scansioni prospettiche dalle pennellate intense, il forte gesto pittorico evidenzia l’esplorazione esistenziale del paesaggio urbano. L’artista lo fa con i toni inquietanti dei chiaroscuri, negli squarci di luce improvvisi sulle tele dipinte a collage, con tecniche miste o pittura a olio. Tra i soggetti privilegiati delle opere in mostra ci sono gli scorci prospettici delle strade, i palazzi in corsa verso il cielo, le insegne giganti.

Orari: sabato 15.00-18.30, domenica 10.00-12.00 / 15.00-18.30

Ingresso libero

Vernissage: sabato 11 marzo 2023, ore 16.30

Presentazione critica di: Fabrizia Buzio Negri

Reading: Gruppo voci narranti di Lidia Maini

 




‘Al servizio del Paese, la storia della Polizia di Stato in 500 scatti fotografici

VARESE, 22 febbraio 2023-Un progetto nato durante la pandemia da un’idea dell’Ufficio Comunicazione della Polizia di Stato, ossia di digitalizzare il patrimonio fotografico di Polizia Moderna, composto da oltre 50mila scatti, che insieme all’archivio dell’ANSA  hanno dato vita ad un progetto digitale sulla storia e sul presente della Polizia,  pensato per raccontare attraverso le immagini il lavoro ‘Al servizio del Paese’.
La piattaforma  digitale “Al servizio del Paese. Frammenti di storia italiana attraverso le immagini della Polizia” è  strutturata in sette sezioni da sfogliare con oltre 500 immagini: presenti le grandi notizie, impresse nelle memoria di tutti, e l’impegno quotidiano, raccontati con scatti iconici, fotogallery, video, brevi testi e i take dell’ANSA.

Dalle immagini dell’archivio di Polizia Moderna, “la memoria visiva della nostra istituzione”,

La cattura di Provenzano

spiega il capo della Polizia direttore Generale della Pubblica Sicurezza  Prefetto Lamberto Giannini, “ci siamo resi conto che queste foto raccontano non solo il nostro lavoro ma i passaggi storici e i cambiamenti del nostro Paese. Abbiamo voluto che questo patrimonio fosse letto e interpretato anche da un occhio esterno. L’ANSA ha dato sistematicità a questa pubblicazione e integrato questo patrimonio con tanti scatti, belli e interessanti”.

Si parte dall’impegno contro le mafie, le grandi inchieste, le stragi, le catture di latitanti eccellenti; poi la lotta al terrorismo e come le forze di Polizia si sono strutturate per reagire

Gli abitanti della zona di Rovigo vengono aiutati a mettersi in salvo sulle imbarcazioni mentre le loro abitazioni sono invase dall’acqua.

alla strategia della tensione e alle più recenti sfide. Ampio spazio è dedicato alle specialità, l’ossatura della Polizia, che si è adattata alla società che cambia. C’è poi una sezione sulle donne, dal loro ingresso 60 anni  fa ad oggi.  Il quinto capitolo è dedicato alla sicurezza dei cittadini, la missione di ogni poliziotto. Quello successivo ai grandi eventi e alla gestione dell’ordine pubblico, così come è cambiato negli ultimi 20 anni.  Infine, l’ultimo capitolo, sul valore dello sport, è una rassegna dei grandi campioni italiani di ieri e di oggi.

La piattaforma è progettata per essere utilizzata dai tablet, per apprezzare le immagini che scorrono sullo schermo, ma anche per gli smartphone. Si rivolge, dice il direttore dell’ANSA Luigi Contu, “ai ragazzi e alle ragazze italiane che sempre di più si informano e cercano di capire la realtà attraverso le piattaforme digitali e i social. Questo libro è dedicato anche a loro”.



La Strada delle Abbazie 120 chilometri tra i navigli, le cascine e i luoghi monastici alle porte di Milano

VARESE, 22 febbraio 2023-Dal centro di Milano alla scoperta della sua campagna, con un itinerario ad anello di 120 chilometri in sei tappe. Un paesaggio contrassegnato dalle abbazie – San Lorenzo in Monlué, Chiaravalle, Mirasole, Morimondo, Viboldone – e dalle loro storie; centri di fede ma anche di cultura e di accoglienza.
Questo è quanto tratta la bella e interessante guida intitolata ‘La strada delle abbazie’, (Terre di Mezzo editore), nelle librerie a partire da venerdì 24 febbraio.
In pochi passi si esce dalla città e ci si immerge nel silenzio e nei campi. Tra rogge, terreni coltivati, navigli e cascine: un tempo fulcro dello sviluppo agricolo, oggi luoghi di incontro a contatto con la natura.

Con approfondimenti dedicati ad alcuni dei luoghi monastici più importanti del capoluogo lombardo, e gli indirizzi delle migliori cascine per un pranzo a chilometro zero. E tutte le informazioni utili per mettersi in cammino, la cartografia, i luoghi dove dormire e da visitare e la descrizione del percorso con le varianti accessibili per chi viaggia a mobilità ridotta.
Non mancano anche i consigli per un weekend lungo tre Navigli: il Naviglio Pavese, tra Moirago e Badile, quello di Bereguardo fino all’abbazia di Morimondo e il Naviglio Grande, che riporta verso Milano. O ancora una gita fuori porta che ha come fulcro l’Abbazia di Mirasole, oppure due giorni in bicicletta per godersi l’itinerario completo.
Il libro è acquistabile anche sul sito terre.it



La Loggia del Battistero di Varese riapre al pubblico dopo tre anni di lavori: ” Luogo sacro importante sotto il profilo culturale”

VARESE, 18 febbraio 2023- di GIANNI BERALDO

Inaugurato questa mattina la rinnovata Loggia del Battistero di Varese situata nell’omonima e centralissima piazzetta concomitante con la Basilica di San Vittore, chiuso tre anni fa per motivi di sicurezza e ora riaperto al pubblico dopo importanti lavori non solo di restauro ma anche strutturali come richiedono le nuove norme che non esentano ovviamente beni artistici pur importanti come il Battistero di e

poca medioevale da sempre importantissimo punto di riferimento per tutta la pieve varesina. Lavori costati circa 30mila euro, con l’associazione la Fondazione Comunitaria Capofila, che hanno riportato la loggia (originariamente non presente) al suo antico splendore.

E di splendore e ammirazione ne suscita parecchio questa bellissima loggia dall’alto della quale si può ammirare il sottostante e stupefacente battistero restaurato diversi anni fa.

<<Progetto presentato a un bando organizzato della Fondazione Comunità del Varesotto

Particolare degli affreschi presenti nella loggia

che consisteva sostanzialmente in due cose: la messa in sicurezza e la pubblicazione di un volume dedicato al progetto>>, dice Carlo Mazza presidente di Italia Nostra Varese. 

Alla inaugurazione presente  Monsignor Luigi Panighetti prevosto di Varese <<Intervento nato tre anni fa da intuizione di Italia Nostra. Un risultato significativo che dà lustro a questo luogo sacro che diventa anche luogo di cultura e edificazione spirituale. Questo territorio contempla diversi patrimoni che andrebbero conosciuti. Ringraziamenti al Centro italiano Femminile che al momento della chiusura, ha contribuito in maniera significativa per il restauro della loggia del Battistero che oggi ha potuto riaprire in sicurezza>>.

In base ad accordo con la parrocchia varesina e Italia Nostra, la stessa si impegna a tenere aperto durante la settimana con diverse visite organizzate con il professore e docente universitario Andrea Spiriti a far da guida durante le visite organizzate in settimana.

<< Spesso in ogni occasione si declinano gli aspetti costituzionali facendo fatica a capirne il suo valore e grandezza. Con queste opere si sta dando concretezza all’articolo 9 della costituzione, sempre più la città di Varese sta riscoprendo il valore artistico che la città offre. L’apertura al pubblico di Palazzo Estense così come le visite al Bernascone hanno avuto un successo incredibile. Un ringraziamento a Italia Nostra e la riflessione che le istituzioni siano affiancate costantemente dalle associazioni in grado di dare anche stimoli importanti alle istituzioni e enti>>, dice il sindaco Davide Galimberti.

Intervista al professore Spiriti docente università dell’Insubria Varese

<< Battistero che ci lascia tanti interrogativi con affreschi di grande pregio rimasti ancora anonimi. E’ stata una questione di adeguamento anche per edifici storici

Carlo  Mazza presidente Italia Nostra Varese

come questo. Come risolvere queste cose?>>, sottolinea l’architetto Nessi della Sovraintendenza di Varese che aggiunge <<Un monumento ha sempre un valore culturale oltre che estetico, in questo caso si è deciso di non modificare il parapetto aggiungendo uno nuovo di vetro posto alle sue spalle, soluzione ideale con problema risolto bene>>.

Di buon esempio ne parla l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia <<Buon esempio di cittadinanza attiva con soggetti uniti nel solco di quanto riporta la costituzione eredità culturale è il senso di stare insieme e riconoscerci in qui luoghi che ci rappresentano proprio come questo>>.

Intervento conclusivo (e non poteva essere diversamente) affidato al docente di Storia dell’Arte all’Insubria di Varese professore Andrea Spiriti, in grado di riassumere in pochi minuti storia e valenza artistica nonchè religiosa del Battistero, catturando l’attenzione del folto pubblico intervenuto all’inaugurazione, rallegrata anche dalle note din un giovane ensemble di musica classica che hanno introdotto la mattinata interpretando un brano di Bach.

Il Battistero con la sua loggia e presbiterio è davvero un complesso religioso, storico e artistico di stupefacente bellezza e ora riconsegnato alla città in tutto il suo splendore.

direttore@varese7press.it