“Estendere bonus Cultura anche a giornali online”, la proposta di Arianna Furi dei Millenials

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VARESE, 27 dicembre 2019-“E’ arrivato il momento di rendere il bonus Cultura una misura stabile e di ampliare la gamma di prodotti acquistabili, aggiornandoli e rendendoli attuali. La nostra prima proposta è quella di includere anche gli abbonamenti ai giornali online”. Così Arianna Furi, leader dei Millennials recentemente passata dalla Direzione nazionale del PD a Italia Viva, rilancia sul tema Bonus Cultura che ha visto una riduzione di fondi nella finanziaria di 80 milioni di euro con la conseguenza che chi compierà 18anni nel 2020 non avrà più 500 euro da poter spendere con 18app, ma 300. “Il fatto che il Bonus sia stato confermato è una bella notizia che ci deve rendere felici in quanto il messaggio che si cela dietro questo gesto è la volontà da parte di tutto il Governo di promuovere lo sviluppo culturale e la conoscenza del nostro patrimonio soprattutto per i ragazzi più giovani – afferma Furi, che aggiunge – Siamo però stanchi di dover lottare ogni anno per riconfermare questo provvedimento, è arrivato il momento di renderlo stabile. In questo modo sarebbe più semplice sperimentare, capire qual è il budget più giusto, quali sono i prodotti culturali più adatti da promuovere e quelli più o meno apprezzati dai ragazzi”.

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Arianna Furi leader dei Millenials
E a proposito di prodotti culturali, a nome dei Millennials Arianna Furi lancia la proposta di inserire l’abbonamento ai giornali online, oggi esclusi dalla possibilità di acquisto con 18app: “Il Bonus andrebbe rivisto e ampliato – spiega Furi – Dovremmo trattare una grande questione generazionale di cui troppo poco si parla: i giovani leggono i giornali? Quali mezzi vengono forniti alle nuove generazioni per potersi informare, per poter approfondire le tematiche di attualità? Declassiamo la mia generazione a bamboccioni nullafacenti, ma viene davvero fatto qualcosa per incentivare la generazione millennials a studiare e informarsi? Parliamo dei giornali. I giovani non leggono più i giornali cartacei, se non in minima parte. Questo è evidente se si guardano i dati sulla diminuzione delle vendite. I Millennials oggi vivono in un contesto dove in linea generale l’informazione è considerata meno essenziale, direi quasi un investimento non necessario. Ma paradossalmente sono loro ad avere la responsabilità di invertire il trend in discesa e ricostruire un contesto in cui informarsi correttamente sia quasi un obbligo. La vera battaglia oggi sta nel far si che un giovane non si informi su Facebook, Instagram o tramite qualche adv che capita sotto gli occhi, ma impari ad usare fonti attendibili, a stimolare la coscienza critica e la capacità di riflessione autonoma”.
“Dato che oggi l’informazione di qualità non si trova più solo sui quotidiani cartacei, ma anche sugli abbonamenti ai giornali online, mezzo più affine ai 18enni a cui è destinato il Bonus cultura, la proposta dei Millennials – conclude Arianna Furi – è quella prevedere tra le possibilità di acquisto del Bonus Cultura 18App l’abbonamento ai quotidiani online così da incentivare i ragazzi ad informarsi e a farlo con qualità e consapevolezza, per un futuro libero da disinformazione e fake news in cui la mia generazione possa tornare protagonista“.