Quando il paziente si sente vittima: all’Insubria convegno sulla responsabilità medica

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VARESE, 14 gennaio 2020 – Tratta argomenti molto attuali il convegno «L’attività medica: responsabilità, organizzazione, fattore umano», in programma venerdì 17 gennaio dalle 9 alle 13 nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2 a Varese.  Un dialogo tra istituzioni, professioni e mondo accademico volutamente aperto alla cittadinanza, che è sempre più interessata a tematiche come la responsabilità medica, la colpa di organizzazione, il consenso informato, il ruolo delle assicurazioni e la figura della vittima, ma anche alla riflessione sul rapporto tra cura, dialogo e dignità umana.

Aprono i lavori un medico e due avvocati illustri come il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Varese Davide Galimberti, affiancati dai presidenti degli Ordini dei medici e degli avvocati di Varese, ovvero Roberto Stella ed Elisabetta Brusa; introduce e presiede Giorgio Zamperetti, professore ordinario all’Insubria e avvocato nel foro di Milano.

«L’Insubria per questo convegno riunisce le diverse voci del territorio – commenta il rettore Angelo Tagliabue –  su un tema che riguarda potenzialmente tutti noi e sul quale occorre riflettere: la continua ricerca di un equilibrio tra la necessità che i medici operino con efficienza e serenità, senza la preoccupazione di doversi difendere, e il diritto dei pazienti a un dialogo autentico con il curante, nonché a essere risarciti qualora abbiano subito reali errori diagnostici o terapeutici, che purtroppo non sono mai del tutto evitabili»

Gli argomenti della prima sessione sono: «La responsabilità penale» con Cristina

Angelo Tagliabue rettore Università Insubria

Marzagalli, giudice del Tribunale di Varese; «La responsabilità civile» con Alberto Villa, docente di Diritto processuale dell’Università di Milano Bicocca; «Il punto di vista del medico» con Osvaldo Morini, medico legale e docente di Milano Bicocca.

Nella seconda sessione «Il consenso informato» con Fabio Fedi, avvocato varesino e docente a contratto dell’Insubria, e poi tre contributi dall’Università Cattolica di Milano: Rosa Palavera con «Tempo del dialogo, tempo della cura», Caterina Iagnemma con «Complessità, organizzazione e fisiologia dell’errore medico» e Lucia Maldonato con «Ter in idem: le responsabilità del medico, l’erario, l’assicurazione». Le conclusioni sono affidate a Elisabetta Brusa con un intervento intitolato «Vittima e riparazione: dal presente al futuro».