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I sindaci della Lega in provincia di Varese insorgono: “Con questi tagli non potremo realizzare tante opere essenziali per i cittadini”

GALLARATE, 17 gennaio 2020- di GIANNI BERALDO-

Un buon numero di sindaci leghisti in rappresentanza di Comuni della provincia (tra loro la sindaca di Bodio Eleonora Paolelli, quella di Fagnano Olona Elena Catelli, quello di Albizzate Mirko Zorzo, Emanuele Poretti sindaco di Castiglione Olona, giusto per citarne alcuni) hanno risposto all’appello del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, a partecipare  a un incontro- svoltosi stamattina in Comune di Gallarate- con la stampa, in merito all’ennesimo taglio dei cosidetti Fondi di Solidarietá destinati agli Enti Locali, deciso dal governo nell’ultima Legge di Bilancio.

Decisione che riguarda anche Comuni virtuosi che invece dovrebbero essere maggiormente gratificati solo per il fatto di avere lavorato bene sul territorio.

Nuova legge di Bilancio che nello specifico mette in ginocchio ancora di più le già esigue casse comunali, creando non pochi problemi nel realizzare quei fondamentali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che determina poi l’operato di una amministrazione comunale.

Incontro fortemente voluto anche dai rappresentanti nazionali della Lega presenti in Parlamento e presenti all’incontro, come gli onorevoli Matteo Bianchi e Leonardo Tarantino e il senatore Stefano Candiani. Tutti loro ovviamente che non lesinano critiche nei confronti dell’attuale governo Conte rimarcando invece come solo un anno fa la presenza della Lega al governo, avesse permesso lo sblocco di parecchi fondi per gli enti locali gratificando soprattutto quelli virtuosi.

Cassani (a sx) con Matteo Bianchi

Parlando di Gallarate la situazione in tal senso è disastrosa con un taglio di 200mila euro inizialmente previsti come fondi da erogare<<Se un Comune si trova con 200mila euro in meno in cassa ovvio che i problemi poi ricadano sui cittadini che si trovano senza servizi essenziali. Da tempo chiediamo maggiore autonomia per gli enti locali, una riforma che non è mai stata attuata>>, dice Bianchi che aggiunge di avere scelto come sede dell’incontro proprio il Comune di Gallarate erchè il più penalizzato tra quelli della provincia.

Interessante la riflessione politica di Tarantino (membro della Commissione Finanza in Parlamento) il quale, tabelle alla mano, evidenzia come siano solo sette i Comuni in provincia di Varese che non hanno subito questi interventi così drastici. Da rilevare che anche il Comune di Varese ha subito pesanti tagli con 523926 euro in meno in cassa rispetto al 2019 (<<sarebbe bello sentire anche il parere del sindaco Galimberti dopo questi tagli>>, ironizzano i partecipanti all’incontro).

Andrea Cassani

Tarantino snocciola numeri e dati focalizzando l’attenzione su alcuni punti chiave <<Si è tornati indietro generando un ricalcolo che ha portato a un taglio complessivo di circa 1 milione e 419mila euro destinati in origine agli enti locali della nostra provincia, serviti invece nel contribuire al bilancio dello Stato. I Comuni hanno contribuito tantissimo a risanamento dei conti pubblici, subendo tagli per 13 milioni di euro negli ultimi dieci anni. Bilancio pesantissimo che non può e non deve continuare>>.

Sull’argomento interessante pure lo storytelling di Candiani, raccontando come tutto sia iniziato fino a enucleare il problema attuale <<L’economia locale si mette in moto partendo dalle amministrazioni comunali, allarme che vorremmo sentire forte anche da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) tramite il bravo e preparato presidente Antonio Decaro che forse vorrebbe agire in tal senso, ma è come se fosse succube del Pd e delle loro decisioni al governo, senza mettere in atto quella volontà decisionale a tutela degli enti locali>>.

Una bella sferzata pure nei confronti di Anci quella di Candiani, lui che di esperienze amministrative negli anni ne ha accumulate parecchio.

Eleonora Paolelli

Scorato, dimesso e pure un filino incazzato (giustamente), così oggi il sindaco di Gallarate Cassani che, oltre a ricordare per l’ennesima volta la vana attesa di fondi che non arriveranno mai mettendo in forte crisi la sua amministrazione comunale, chiosa il suo intervento dicendo <<Mi dispiace giungere a queste conclusioni, ma forse era meglio non essere un comune virtuoso visto che in altre parti d’Italia certi enti comunali con bilancio dissestato hanno ottenuto fondi>>.

Non le manda a dire approfittando della situazione, nemmeno la sindaca Paolelli di Bodio Lomnago <<Ditemi voi come faccio a offrire dei servizi ai cittadini senza questi fondi, tassandoli ulteriormente? Non ci penso proprio. Ma chi prende certe decisioni sa cosa vuol dire per un Comune subire questi tagli? Queste sono solo alcune domande che pongo al governo (che rimarranno probabilmente senza risposta aggiungiamo noi)>>.

Stefano Candiani

Insomma, continua la battaglia politica da parte degli amministratori locali della nostra provincia, rendendo palese quello che pare già evidente per molti di loro: ossia con pochi soldi in cassa tanti lavori rimarranno al palo.

Situazione che in realtà dovrebbe accomunare tutte le amministrazioni comunali indipendentemente dello status politico di che li governa al momento.

Ma questa è un’altra storia.

direttore@varese7press.it

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