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Caporalato e rider, sulla questione interviene presidente Legacoop Lombardia

VARESE, 30 maggio 2020-Il Presidente di Legacoop Lombardia Attilio Dadda interviene sul commissariamento di Uber Italia da parte della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano aprendo all’alternativa cooperativa per restituire dignità al lavoro:

“Sfruttamento, intimidazione, prevaricazione, le parole che leggiamo sui giornali non appartengono al vocabolario della cooperazione e non possono appartenere a quello del lavoro in generale. Sempre più urgente è la necessità di costruire un’alternativa alla situazione che ha portato al commissariamento della piattaforma, colosso della gig economy. Siamo impegnati da tempo a misurarci, denunciare e contrastare queste dinamiche che sono particolarmente presenti nel settore della logistica. Un fenomeno che vede la Lombardia più esposta rispetto ad altre zone. Siamo convinti, sulla base delle nostre esperienze imprenditoriali, che l’alternativa possa essere rappresentata dalla natura cooperativa del fare impresa, per superare le forme più deprecabili di intermediazione del lavoro dando vita a percorsi collettivi più equi e sostenibili.
Come Legacoop Lombardia siamo disponibili ad aprire un laboratorio di sperimentazione, economica e sociale, mettendo insieme valori cooperativi, opportunità digitali e competenze professionali di donne e uomini impegnati da anni nell’imprenditorialità e nel sociale, stando dentro le fratture della società.

Come ribadito in occasione del commissariamento di Ceva Logistics Italia, vogliamo un mercato che rispetti le regole della giusta concorrenza e che garantisca dignità e qualità del lavoro.

Per costruire una risposta, con tutti gli attori che hanno interesse a garantire opportunità di lavoro e servizi alla collettività, dentro a un quadro di diritti e legalità”.
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