Varese è una città sporca: indegno per un capoluogo di provincia

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Fogliame e cartacce sui marciapiedi di Viale Sant'Antonio

VARESE, 30 settembre 2020- di GIANNI BERALDO-

Con l’avvio delle tanto attese opere cittadine (area stazioni, piazza Repubblica ecc…), la città di Varese potrebbe cambiare volto divenendo più moderna, dinamica e forse con più appeal sotto il profilo turistico.

A oggi i risultati non sono così manifesti, ma bisogna tenere in considerazione che la realizzazione di certi progetti necessitano di fasi importanti a livello preparatorio, richiedendo qualche anno di sedimentazione prima della loro compiutezza.

Ora, ci può stare che la gente, i cittadini, debbano ancora attendere per vedere Varese come città all’avanguardia anche sotto il profilo urbanistico, ma quello che non si può decisamente tollerare è che nel frattempo l’amministrazione comunale non realizzi quei lavori che possano mantenere la città in uno stato quantomeno decoroso.

Stiamo parlando soprattutto della sporcizia che regna sovrana in moltissime aree del centro così come vie periferiche:  erbacce che crescono ai bordi dei marciapiedi, fogliame e rametti sparsi ovunque (vedasi pure Giardini Estensi), anche a causa del maltempo che tra giovedì e venerdì scorso ha devastato parte della nostra provincia.

Da allora di giorni ne sono trascorsi quasi 7 e oggi rami, foglie e terra li troviamo ovunque soprattutto, come evidenziato, sui marciapiedi.

Possibile che non si adottino tutti quei criteri utili a pulire queste aree?

Per non dire di cartacce, bottiglie e molto altro che si trovano ovunque, rendendo davvero indecorosa quella che impropriamente viene ancora riconosciuta come Varese Città Giardino.

direttore@varese7press.it

 

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