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Sentenza risarcimento bambini di Lodi esclusi da mensa scolastica, Usuelli (Più Europa-Radicali): “Una vittoria per i piccoli e per la giustizia”

MILANO, 31 dicembre 2020-È di ieri la notizia della sentenza in appello del tribunale di Milano che obbliga il Comune di Lodi a risarcire delle spese processuali le famiglie dei bambini che erano stati esclusi dall’accesso alla mensa scolastica in quanto stranieri.

Una sentenza che bolla definitivamente come “discriminatorio” l’atteggiamento degli amministratori lodigiani nei confronti di bambini che nessuna differenza rispetto agli altri avevano, se non quella di essere figli di immigrati. 

Nel 2017 il Comune di Lodi, a guida leghista, aveva stabilito che i cittadini extracomunitari dovessero presentare documentazione aggiuntiva rispetto agli altri, per provare di non possedere patrimoni mobili o immobili nei paesi di origine. Se ciò non fosse successo, ai figli di queste famiglie sarebbe stata applicata la tariffa massima per il servizio mensa e scuolabus. 

L’iniziativa aveva provocato polemiche su tutti gli organi di stampa, venendo però dimenticata in breve tempo. Michele Usuelli, consigliere regionale di Più Europa-Radicali, ha manifestato, sin dall’inizio della vicenda, particolare vicinanza alle famiglie, e manifestato in più occasioni al loro fianco in piazza, insieme al comitato Uguali Doveri. Grazie all’aiuto dei rappresentanti dell’ASGI, l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, che hanno rappresentato le famiglie in tribunale, ora la sentenza finalmente rimette nell’ordine delle cose un diritto, quello all’istruzione, che deve essere davvero universale per tutti, senza discriminazioni su base ideologica o etnica. 

“Accogliamo con favore una sentenza che ripristina finalmente le condizioni minime di civiltà, per un Paese che voglia considerarsi democratico, se non interessato al proprio sviluppo e al proprio futuro”, ha commentato Usuelli. “Occuparsi dei più piccoli, al di là di qualsiasi provenienza o condizione sociale, è elemento imprescindibile per fare sì che la scuola sia davvero inclusiva e strumento di crescita sociale ed economica. Un’integrazione concreta passa anche dai piccoli gesti come l’accesso alla mensa, e oggi questo diritto è stato ufficialmente riconosciuto. Il rispetto dei principi democratici non può dipendere dal sentire individualistico di una certa amministrazione. Oggi è un giorno felice e una lezione di civiltà per tutto il Paese”.

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