venerdì, Aprile 19, 2024
HomeMusica"Africani, Marocchini, Terroni...", storia del punk a Napoli agli inizi degli anni...

“Africani, Marocchini, Terroni…”, storia del punk a Napoli agli inizi degli anni ’80

VARESE, 2 marzo 2021-Africani, Marocchini, Terroni …’ è la storia parallela del punk a Napoli e del suo incontro con le (dis)avventure di un gruppo di ragazzi, che all’inizio degli anni ‘80 irrompe sulla scena italiana e si affaccia dalla finestra con la voglia di cambiare il mondo, cercare di azzerare tutto quello che non va, di lottare per ideali di pace tra concerti infuocati in città e volantinaggio selvaggio, di viaggiare e confrontarsi con altre realtà italiane, di ribellarsi, di registrare un disco ed essere parte attiva dello ZX, locale unico nel suo genere nella città partenopea e fulcro vitale di certa musica.

Queste pagine sono il racconto di persone reali, figure che hanno fatto la storia dell’underground italiano e di un ambiente dove le amicizie vere, gli scambi epistolari, i primi dischi e i raduni storici diventarono un tutt’uno. Gli Underage rappresentarono l’inizio di un movimento musicale nella Napoli dei primissimi anni ‘80, una città letteralmente a secco di stimoli nuovi. Lanciarono un seme che sarebbe cresciuto con la nascita di altre band e l’apertura di due centri sociali sul finire del decennio, l’Officina 99 e il Tien’a Ment.
Con centinaia di illustrazioni, per la prima volta un libro racconta l’esplosione del punk in Italia dalla prospettiva del Sud del Belpaese.
 
In appendice la ricostruzione dei carteggi intrattenuti dall’autore con i punk di tutta la Penisola: un eccezionale ritratto storico che restituisce il valore del circuito delle autoproduzioni, che in quegli anni erano l’unico canale di diffusione di nuova musica al di fuori dello strapotere delle major discografiche.  


L’autore: Davide Morgera, Napoli 1962, è stato il batterista degli Elettroencefalogramma e degli Underage, nonché L’autore delle prime fanzine punk del Sud Italia (tra le altre ‘Shock’, ‘Megawave’ e ‘Hate again’). 

 
Introduzione ad opera di Jumpy Velena.
RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular