Intervista esclusiva a Sean Pignatelli, candidato repubblicano per il Congresso degli Stati Uniti: ” Con Trump l’America tornerà grande”

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Sean Pignatelli, candidato al Congresso degli Stati Uniti

VARESE, 24 febbraio 2022- Una storia personale e politica decisamente interessante quella di Sean Pignatelli, americano del New Jersey di origine italiane (romano di seconda generazione) che con il nostro Paese condivide lo spirito creativo e la forza di non arrendersi mai al cospetto delle difficoltà.

Pignatelli è membro della importante Carpenter’s Union,  sindacato dei carpentieri che ha una notevole valenza nel veicolare alcune scelte politiche. Pignatelli, che possiede una piccola impresa di carpenteria, è un personaggio noto in tutto il South Jersey dove è cresciuto e dove ha presentato la sua candidatura con i Repubblicani per un posto nel Congresso degli Stati Uniti (Camera Bassa) nelle prossime elezioni Mid Term che si svolgeranno il prossimo 8 novembre. Una scelta la sua che arriva da esperienze politiche minori schierandosi dapprima con i Democratici e ora con i Repubblicani. Per conoscerlo meglio e capire i motivi di questa scelta l’abbiamo intervistato in esclusiva.

Signor Pignatelli, la sua candidatura è importante per tutto il South Jersey ma non solo. I residenti si aspettano grandi cose da lei anche se dovrà vedersela con Jeff Van Drew, uno degli uomini più fedeli di Trump. Compito difficile ma non impossibile con tante persone che ripongono in te la loro fiducia: sente il ​​peso di questa responsabilità?

Sento assolutamente il peso di questa responsabilità. Ho fatto una campagna in tutto il Sud
Jersey, e i residenti sono pronti per un cambiamento che sia il Republicano Van
Drew che i Democratici non sono in grado di fare. Solo parlando con i residenti è abbastanza facile mettersi nei loro panni sapendo cosa stanno passando. Quello che viene rappresentato ora  non è ciò che si aspettavano né ciò che vogliono. Sì, sento completamente il peso della responsabilità e voglio i nostri residenti
siano in grado di vivere bene e avere successo nella loro quotidianità. Insomma sento di poter dare loro questa opportunità.

Perché ha scelto di candidarsi per i repubblicani lasciando i democratici? Una scelta coraggiosa e atipica.

Attualmente i Democratici in America stanno mettendo i bisogni dei gruppi, siano essi
gruppi etnici, lavoratori sindacali o cittadini non rispettosi della legge, prima dei bisogni/diritti di individui. Io invece parlo alla gente di come non si debba fare la guerra alla polizia, siamo contro la riforma carceraria, ho parlato anche con gli insegnanti stanchi di voler continuare a insegnare virtualmente da casa. I fatti mostrano questi problemi, peggiorati notevolmente da quando i Democratici hanno iniziato la loro lotta per cambiare. In qualità di rappresentante, credo che dobbiamo garantire che le persone abbiano la priorità prima dei gruppi. Vedo che i Democratici hanno cambiato il loro modo di pensare da quando Biden è stato eletto nostro Presidente. Ciò ha costretto non solo il sottoscritto stesso a cambiare idea ma anche altri democratici.

Crede che Donald Trump sia ancora molto popolare negli States e che possa essere rieletto di nuovo presidente?

Sì. Credo che Donald Trump sia ancora molto popolare negli Stati Uniti e potrebbe essere rieletto Presidente. Quando parli con gli americani non hanno problemi a dirtelo. Sentono che  Trump ha svolto un lavoro decisamente migliore come Presidente rispetto a Biden. Considerato come  sia scesa la popolarità di Joe Biden posso sicuramente pensare che Donald Trump possa avere l’opportunità di riportare l’America dov’era durante la sua presidenza.

In Italia hanno fatto scalpore le immagini televisive relative all’assalto al Senato:
cosa ha pensato in quel momento? E perché è successo?

Ad essere onesti, quando ho visto per la prima volta le immagini televisive non potevo credere che stesse succedendo.
Quella che era iniziata come una lieve protesta si è intensificata rapidamente in quella che molti chiamerebbero an insurrezione. Credo davvero che se a un gruppo di persone e gli viene detto qualcosa che li fa infuriare così tanto, che sia vero o no, le stesse sono in grado di fare delle cose che normalmente non farebbero. Come appunto nelle rivolte dell’estate 2020. Comunque penso chi abbia agito in modo illegale in quella occasione, possa essere perseguito per quei crimini. Noi come Paese sappiamo imparare da certi fatti e guardare avanti.

Perché l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden non la convince
politicamente visto che l’economia e in crescita?

Non ho mai sentito che Joe Biden fosse quello che aveva il controllo effettivo. Il modo in cui si presenta e le cose che dice fanno sentire a me e a molti americani che è poco più di una mascotte o solo una voce per il Partito Democratico. Mentre la nostra economia potrebbe crescere in alcuni regioni, altre  stanno vedendo il costo della vita aumentare ogni giorno ed è stato molto difficile per i bravi americani che lavorano sodo stare al passo. Più i Democratici vogliono aumentare il salario minimo, più i prezzi continuano a salire nelle stazione di servizio e negozi di alimentari. Invece di chiedere ai nostri datori di lavoro un aumento di stipendio, dovremmo chiedere il nostro governo ad abbassare le aliquote dell’imposta sul reddito.

La sua campagna elettorale si basa sulla lotta per una migliore assistenza sanitaria, salute mentale, diritti delle donne e ulteriore sostegno agli anziani, oltre a non dimenticare i lavoratori del comparto agricolo. Programma importante che richiede molti investimenti per realizzarlo: se eletto, quanti di questi progetti possono essere realmente realizzati? E in quanto tempo?

Il mio obiettivo è realizzare tutti questi progetti il ​​prima possibile. Ne abbiamo troppi di politici che preferiscono parlare da casa sui social media dei problemi che noi americani affrontiamo oggi. Io invece parlerò parlerà faccia a faccia con i residenti e tenendo il piede sul gas per contribuire a creare una società migliore per tutti. Ho grandi speranze una volta eletto, potrò iniziare subito le discussioni su tutte le mie priorità.

È vero che ha iniziato a impegnarti in politica attiva dopo la morte di tuo fratello per overdose? E quali sono le ragioni di questa importante scelta?

Mio fratello ed io eravamo molto legati. Tuttavia non ho capito molti dei problemi che
stava attraversando. Quando è morto ho giurato a me stesso che avrei aiutato tutti quelli che hanno bisogno assicurandomi che possano avere tutti gli strumenti ideali per vivere una vita di successo.

Lei è pure un imprenditore e membro del Sindacato dei Carpentieri: quali sono i problemi in questo settore?

Ci sono molti problemi nei nostri settori che stiamo affrontando oggi. Non solo quello del trovare lavoro ma anche mantenerlo. Abbiamo molti piccoli imprenditori che hanno
cessato l’attività dichiarando fallimento. Al fine di far prosperare il nostro Paese di nuovo noi dobbiamo aiutare maggiormente i nostri piccoli imprenditori e aiutare tutti i lavoratori nel mantenimento del loro posto. I nostri agricoltori forniscono cibo in tutto il mondo ma non hanno mai avuto voce in capitolo al Congresso. Ed è qualcosa che credo debba essere essenziale.

Come raccoglierete i fondi per la campagna elettorale? E di quanti soldi necessita?

La nostra campagna è partita molto forte. Credo che più persone ascoltano i nostri messaggi, le nostre proposte, più fondi arriveranno aiutandoci con i costi importanti. Mentre alcuni dei nostri avversari hanno già speso oltre 1 milione di dollari per le loro campagne, noi  continueremo a informare quante più persone possibile  su tutte le cose buone che abbiamo in serbo per le nostre aree e accetteremo la campagna fondi da chiunque sia disposto ad aiutarci a combattere e vincere la nostra battaglia.

Il nome richiama origini italiane: è così?

Sì. Mio nonno è nato alle porte di Roma ed è venuto negli States nel 1920. Io  mi considero un italoamericano di seconda generazione e di questo sono molto orgoglioso.

Di GIANNI BERALDO

redazione@varese7press.it