Cgil, Csil e Uil Varese pretendono piú attenzione per i lavoratori della Sanitá e delle Funzioni Pubbliche Locali: presidio davanti alla Prefettura

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Un presidio davanti prefettura varesina

VARESE, 25 marzo 2022- Contratti dei lavoratori comparto Sanitá pubblica e quelli impiegati nella Pubblica Amministrazione delle funzioni locali scaduti lo scorso mese di dicembre, oltre a rivedere alcuni passaggi chiave del ‘Patto per l’innovazione dela lavoro pubblico e la coesione sociale’ firmato e sottoscitto dal Governo il 10 marzo 2021.

Questi i punti fondanti della mobilitazione messa in atto oggi da Cgil, Cisl e Uil con presidi davanti alle Prefetture di tutta Italia. 

Anche a Varese naturalmente, con un presidio posto all’ingresso della Prefettura in Piazza della Libertá al quale hanno partecipato alcuni iscritti dei vari sindacati con la presenza dei segretari generali provinciali rappresentati da Gianna Moretto per la Cgil Funzione Pubblica, Lorenzo Raia per la Uil e Nunzio Praticoso per la Cisl dei Laghi.

Un patto verboso e con molte lacune legate alla reale fattibilitá.

Basti pensare ad esempio quando si enfatizza la costruzione di una nuova e moderna Pubblica amministrazione che si fonda sulla valorizzazione delle persone attraverso percorsi di crescita e aggiornamento professionale: uan chimera ben lontana dalla reale situazione.

Oppure adottare un piano delle competenze su cui costruire la fabbricazione dei fabbisogni e le assunzioni di personale.

In questo caso é vero in parte, nel senso che alcune aziende, enti locali cosí come altri uffici pubblici negli ultimi mesi hanno cercato di cambiare qualcosa adottando alcuni di questi criteri sopra menzionati, ma non é sufficiente.

Non vi é piú tempo e le nubi all’orizzonte con il completamento del Pnrr a rischio considerata la situazione critica causa subentrati nuovi e drammatici scenari politici internazionali, non lasciano intravedere nulla di positivo per il futuro.

Al termine del presidio, verso le 12 di questa mattina i tre rappresentanti sindacali varesini sono stati ricevuti dal Prefetto esternandogli le ragioni della protesta.

di GIANNI BERALDO

redazione@varese7press.it