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A Varese la testimonianza di Tatiana Zalisna, medico di Kiev: ”Non potró mai perdonare chi ha commesso certe atrocitá”

VARESE, 5 aprile 2022- di GIANNI BERALDO-

Una testimonianza importante, emotivamente forte e particolarmente sentita quella di Tatiana Zalisna, medico di Kiev fuggita dalla sua città dopo qualche settimana dall’inizio del conflitto, questa sera protagonista dell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale al Salone Estense.

Una serata dal titolo ‘Gestire l’emergenza’ alla quale hanno partecipato i vari referenti delle associazioni che si occupano di gestione profughi, oltre ai componenti della giunta comunale al completo e parecchi consiglieri.

Tra loro come detto anche la dottoressa Tatiana, medico di radiologia di una clinica privata situata proprio in centro.

Ora Tatiana é ospite in una struttura gestita da una comunità religiosa di Lozza, paese che con Gazzada e

Con la sua amica Ocsa

Morazzone, hanno aderito alla cooperazione e collaborazione tra questi tre paesi, utile ad accogliere profughi provenienti dalla sempre più martoriata Ucraina.

Prima dell’inizio serata abbiamo raccolto le opinioni e testimonianze di Tatiana (che non parla italiano ma se la cava molto bene con l’inglese), aiutata nella traduzione in ucraino e viceversa dalla sua amica Ocsa, ragazza ucraina ma residente da qualche tempo a Morazzone.

«A Kiev ogni due ore suonava l’allarme, la sirena per i bombardamenti. La gente a quel punto doveva scappare rifugiandosi nei parcheggi sotterranei o rifugi antiaerei».

Una situazione spaventosa che oramai tutti noi abbiamo, purtroppo, imparato a conoscere attraverso immagini e filmati attraverso trasmissioni dedicate, giornali e tg.

Drammi che non si dimenticano e che in questo momento sono ancora vivissimi. Il medico ucraino é ovviamente in apprensione per i suoi amici e colleghi rimasti a Kiev «Ho ancora contatti con i miei colleghi e la stessa clinica sta funzionando seppur solo online. Spero possa aprire e riprendere l’attività prima possibile».

Dopo quelle devastanti immagini relative a decine di civili brutalmente trucidati a Bucha e altre città vicino a Kiev, alla dottoressa chiediamo quali reazioni ha suscitato in lei vederle in televisione o su altri mezzi di informazione «Ho visto tante immagini e video: é tutto molto spaventoso quanto sta accadendo. Quello che é successo a Bucha e altre città é incredibile e penso che non potrò mai perdonare chi ha commesso questi crimini».

Nonostante Tatiana sia stata accolta molto bene in Italia, ovviamente il suo desiderio é quello di tornare a Kiev «per questo spero che il mio appartamento non sia stato bombardato così posso tornare il prima possibile in Ucraina».

Tatiana pensa giustamente al suo Paese e ai suoi concittadini ma non dimentica chi gli la sta supportando in questi momenti difficili «Voglio ringraziare lo stato italiano e tutti gli italiani per l’aiuto che stanno dando ai profughi ucraini, però vorrei aggiungere che l’Italia non dovrebbe più commerciare con la Russia. Cosa che in questo momento non stia accadendo visto che continuano a esserci tanti scambi commerciali con quel Paese. Tutto questo non fa altro che sostenere la guerra dalla parte russa».

Insomma una situazione davvero terribile, confermato pure dalle parole ma soprattutto dallo sguardo angosciato di Tatiana la quale, nonostante tutto, cerca di sorridere ai nostri microfoni infondendo anche a noi quella speranza che presto tutto questo possa finire.

redazione@varese7press.it

 

 

 

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