Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato che non verranno utilizzate armi nucleari

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Il Minsitro russo Sergei Lavrov

MOSCA, 19 aprile 2022-Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha annunciato martedì l’inizio della seconda fase del conflitto che ha definito “operazione speciale in Ucraina”, assicurando che verranno impiegate unicamente armi convenzionali.

Il capo della diplomazia di Mosca ha dichiarato che non si tratta di un’azione mirata a cambiare il regime ucraino, piuttosto di una battaglia per il Donbass, volta a “liberare”, prendendone il controllo, le repubbliche di Donetsk e Lugansk.

Le forze armate russe sono state nel frattempo già dispiegate lungo un fronte di 480 chilometri nell’Ucraina orientale. Dopo gli attacchi nella notte a cavallo tra lunedì e martedì, a Mariupol la milizia del Donetsk ha annunciato l’arrivo di forze speciali russe per l’attacco all’acciaieria Azovstal, ultimo baluardo di resistenza. L’azione sarebbe imminente. La Tass ha reso noto che il ministero della Difesa russo ha chiesto agli ucraini di “liberare” e “rilasciare” tutti i civili presenti nei sotterranei dell’area industriale che si estende su oltre 11 chilometri quadrati. A presidiarla sarebbero rimasto soldati della 36esima brigata di fanteria marina, cittadini arruolatisi della guardia nazionale, volontari stranieri, residui di brigate motorizzate e combattenti del reggimento Azov.

Londra intanto si appresta ad inviare altre armi in sostegno degli ucraini, mentre la Russia lancia un nuovo atto d’accusa all’Occidente, ossia quello di voler “fare di tutto per far durare le ostilità”.(fonte rsi.ch)