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Cercasi mecenati (con Art bonus) per mostra su Guttuso al Castello di Masnago

VARESE, 3 maggio2022-Art bonus, è lo strumento per cui chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

L’Art bonus consente infatti un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico (il limite del recupero è il 5 per mille del fatturato per titolari di reddito d’impresa, il 15 per cento per persone fisiche ed Enti non commerciali).

E’ stata attivata la raccolta fondi per la mostra I tempi della pittura. Cronografia di opere di Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi, organizzata dal Comune di Varese, Assessorato alla Cultura, a cura di Fabio Carapezza Guttuso e Serena Contini in collaborazione con gli Archivi Guttuso e la Fondazione Pellin.

La mostra, che si terrà dal 10 giugno al 20 novembre 2022 nelle sale del Castello di Masnago, vuole far conoscere un ulteriore aspetto del pittore Renato Guttuso e della sua produzione artistica attraverso l’archivio di Nino Marcobi, suo amico e uomo di fiducia quando il Maestro era a Velate, archivio che gli eredi hanno recentemente donato al Comune di Varese.

Rilevanti per l’unicità sono i materiali documentari e fotografici che, in maniera inedita, ci permettono di conoscere l’attività professionale e relazionale di Guttuso attraverso testimonianze dirette e vivaci nei lunghi periodi trascorsi a Varese.

Grazie alla registrazione quotidiana nei “diari di bordo” – per gli anni che si sono conservati- di Marcobi è possibile ricostruire l’ideazione e la realizzazione di alcuni quadri dipinti a Velate: Caffè Greco (1976), Piscina mediterranea (1977), Van Gogh porta l’orecchio tagliato al bordello di Arles (1978), Il Cimitero di Automobili e acquedotto di Claudio (1979), Le Allegorie (1979), Tre operai e una prostituta (1979), la serie dei Tronchi (dal 1980), Giocatori di scopone (1981), i ritratti Pellin (1975 e 1984), varie nature morte e altri dipinti.

Rimarchevole per quantità e contenuti è il materiale sulla Vucciria, uno dei più famosi telieri di Guttuso del 1974, che, nonostante celebri la sua Palermo con il caratteristico mercato, è stato realizzato a Velate dopo che il pittore aveva deciso di trasformare in studio le scuderie della villa acquisita dalla famiglia della moglie Mimise Dotti all’inizio degli anni Cinquanta. Attraverso le centinaia di fotografie che sono state identificate e inventariate, è possibile, come in un puzzle, ricostruire le singole fasi complesse e articolate della realizzazione del teliere (300 x 300 m) e i numerosi bozzetti, realizzati prima e durante la lavorazione, di vari elementi vegetali, animali e oggetti pensati per le ricolme bancarelle del mercato. Le annotazioni di Marcobi, stese giorno per giorno, offrono l’opportunità unica di veder ricomposto passo passo il quadro, con note anche vivaci come l’arrivo in aereo a Malpensa dei pesci che dovevano essere ritratti, la ricerca di Marcobi di uova e formaggi in giro perVarese o il trasporto in studio di una mezzena di bue.

Per valorizzare e inquadrare al meglio la donazione e per renderla fruibile al pubblico è stato elaborato un percorso che, con continui rimandi, mette in relazione ogni singolo e differente materiale donato con altri dipinti, provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Pellin.

L’obiettivo economico del progetto è quello di raggiungere 20.000 euro. Per informazioni: www.artbonus.gov.it; www.comune.varese.itbeatrice.bernasconi@comune.varese.it.

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