”L’insegnamento dell’Educazione Civica nell scuole va affidata a dei professionisti”: la denuncia del Coordinamento docenti

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VARESE, 5 giugno 2022-Il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani, sulla scorta delle segnalazioni pervenuteci da tanti colleghi, in relazione alla drammatica situazione dei docenti della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, invita il Ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, a intervenire al più presto; in considerazione del continuo ridimensionamento del monte ore della materia, come ad esempio recentemente si verificherà con il diploma Tecnico Turistico quadriennale, la cui riformulazione comporta la perdita di un’ora nel quadro orario di diritto e legislazione turistica, esprime seria preoccupazione e amarezza per una sorta di indifferenza manifestata nei confronti di una categoria di lavoratori invece molto attiva e dedita alla professione.

Come è facilmente riscontrabile dai dati pubblicati dai vari USP, la classe di concorso risulta tra le poche in esubero praticamente ovunque; pochissimi sono i posti messi a concorso per i precari, quasi nulli sono ormai da anni i trasferimenti interprovinciali. Viene negato così il diritto all’insegnamento per le giovani generazioni che completano l’iter formativo; viene negato il diritto al ricongiungimento familiare ai docenti di ruolo fuorisede, visto che mediamente nelle altre classi di concorso il suddetto trasferimento avviene nella media di tre anni; viene negata agli studenti la possibilità di accrescere le proprie competenze e conoscenze fondamentali per il loro futuro professionale e formativo.

Il CNDDU ritiene urgente inoltre modificare la normativa inerente all’Educazione civica (Legge 20 agosto 2019, n. 92) nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di affidarla ai professionisti del settore e sottrarla all’episodicità di una gestione “collettiva” di programmi, che invece sarebbero da sviluppare con sistematicità e coerenza.

Il CNDDU con il proprio team è disponibile al confronto con gli organi competenti per portare l’esperienza dei docenti italiani e condividere eventuali percorsi e soluzioni.

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU