Imbrattato per la seconda volta a Milano il grande murale dedicato agli antifascisti perseguitati nel ventennio

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Il grande murale imbrattato

MILANO, 13 dicembre 2022-In queste ore è stato nuovamente imbrattato il grande murale di via Tucidide, a Milano, dedicato agli antifascisti perseguitati durante il Ventennio. L’opera, realizzata dal collettivo artistico Orticanoodles, era stata già imbrattata a ottobre di quest’anno.

Per la seconda volta dunque è comparsa una scritta ingiuriosa a vernice nera a sfregio dei volti di donne e uomini ritratti che sono diventati il simbolo della lotta al fascismo. Tra questi anche Nedo Fiano, il padre di Emanuele Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz.

A inizio dicembre il murale era stato restaurato dal collettivo artistico Orticanoodles, autore dell’opera, che aveva eliminato la grande scritta a vernice nera apparsa a ottobre.

“Si tratta di un gesto gravissimo e stiamo valutando le azioni da intraprendere”, commenta Serafino Sorace, presidente dell’associazione OrMe – Ortica Memoria, che ha realizzato il primo museo a cielo aperto di Milano di cui il murale fa parte. “Il nuovo imbrattamento è avvenuto a una decina di giorni dal ripristino dell’opera e non può più essere considerato un generico atto di vandalismo: si tratta di un attacco deliberato al nostro lavoro e ai valori che quel murale rappresenta”.

La gigantesca opera, che si trova in via Tucidide a Milano, raffigura dieci uomini e donne perseguitati dal regime fascista: monsignor Giovanni Barbareschi, Beata Suor Enrichetta Alfieri, Elena Rasera, Claudia Ruggerini, Carlo Venegoni, Nedo Fiano, Luigi Pestalozza, Thelma Hauss De Finetti, Carlo Bianchi, Mino Steiner.

L’opera è stata dipinta dal collettivo artistico Orticanoodles con il patrocinio del Comune di Milano e fa parte del progetto “Ortica Memoria”, l’iniziativa di arte partecipata dell’associazione OrMe – Ortica Memoria di Milano, che da anni promuove la realizzazione di murales sui temi della Memoria con il coinvolgimento di scuole, cittadini e associazioni.

Ed è stata realizzata in collaborazione con ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), ANPPIA(Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), Bella Ciao Milano.