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Domenica 5 marzo entrata gratuita in tutti i musei varesini

VARESE, 1 marzo 2023-Domenica 5 marzo prosegue l’iniziativa che consente di entrare gratuitamente ai Musei Civici di Varese ogni prima domenica del mese e favorisce la valorizzazione e la conoscenza dei luoghi della cultura attraverso una facilitazione all’accesso per tutti.

Al Castello di Masnago, dopo la conclusione della mostra “I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi” visitata da quasi 9.000 visitatori, continua Tesori Nascosti opere d’arte restituite alle comunità del Varesotto” – con ingresso gratuito. Tesori Nascosti raccoglie nelle sale del Castello di Masnago opere provenienti dal territorio restaurate grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto e qui proposte in sinergia con il Comune di Varese. Si tratta di oggetti che offrono l’occasione di immergersi in un percorso fatto di tecniche e metriche eterogenee, ma soprattutto di devozione e tradizioni locali: dipinti, sculture, stendardi, reliquiari, crocifissi e persino alcuni reperti paleontologici rendono il percorso eterogeneo e ricco di suggestioni. 

Nell’allestimento è proposto un viaggio attraverso il territorio del Varesotto: da Besano a

Villa Mirabello sede dei musei civici

Saronno, passando da Varese, Golasecca, Gallarate, Azzate, Arsago Seprio, Porto Valtravaglia, Castello Cabiaglio, Cassano Magnago, Venegono Inferiore e Gorla Minore. Il percorso è reso ricco da dipinti più conosciuti – come il Gaudenzio Ferrari custodito a Saronno e due dipinti a olio su tavola attribuiti al pittore Callisto Piazza conservati ad Azzate – ma anche da opere meno note e tuttavia capaci di suscitare interesse e svelare la maestria dell’esecuzione, come nel caso dello stendardo della basilica di Gallarate – un vero e proprio capolavoro del ricamo secentesco lombardo. Grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto, il patrimonio raccolto nelle sale è stato oggetto di restauri e di studi approfonditi condotti con la supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, che ne hanno svelato il valore artistico e storico e che hanno permesso di documentare una compenetrazione, per certi versi inaspettata, del patrimonio culturale nel tessuto territoriale. Alle circa 14 opere esposte, provenienti da tutto il territorio del Varesotto, se nei aggiungono due che arrivano dalla collezione di Fondazione Cariplo e che sono state anch’esse oggetto di restauro e di restituzione alla comunità: si tratta un quadro (Vincenzo Malò, Riposo durante la Fuga in Egitto, 1640-1650) e di un Busto maschile incoronato (Scultore federiciano 1225 – 1250).

In Sala Veratti, lo scorso 23 febbraio ha invece inaugurato la mostra fotografica “Va, pensiero” di Christian Basetti, artista milanese appassionato di luoghi abbandonati aperta fino al 5 marzo. Palazzi in decadenza dell’antica nobiltà italiana e altri ambienti del passato settecentesco ed ottocentesco italiano, sono i protagonisti della mostra di stampo artistico e non solo documentaristico che rappresenta uno strumento di sensibilizzazione e valorizzazione verso il patrimonio storico italiano, retaggio del nostro passato.”Va, pensiero” è un progetto estratto dal ben più ampio “Forgotten Art-chitectures”, termine ideato per fondere in un’unica parola uno stile creativo fotografico legato al mondo dei luoghi abbandonati in decadenza: arte ed architettura.
L’artista non è interessato a scattare fotografie solo in nome di uno spirito di denuncia o per immortalare il rigore architettonico, ma introduce anche un ricercato stile ispirato a Caravaggio.
Caravaggio utilizzava soggetti emarginati della società, come vecchi mendicanti e prostitute, per poi glorificarli in trasposizioni di santi e madonne. I soggetti di Christian Basetti, decrepiti come quelli di Caravaggio, si ispirano a lui arrivando ad assumere quasi la qualità di un dipinto, trasformando qualcosa di decadente e inanimato in un’opera dove le ombre dominanti e le luci suscitano nello spettatore emozioni discordanti, provocate da un’antica bellezza avvolta nelle tenebre.
Durante tutto il periodo della mostra verranno inoltre proiettate, su maxi schermo, varie opere accompagnate da sottofondo musicale, raccolte in anni di esplorazioni a tema abbandono. Aperta giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 19.30; sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00. Ingresso gratuito.

Nell’ambito di BET che comprende rassegne ed eventi per il centenario della nascita di Gianfranco Brebbia, filmmaker di cinema sperimentale degli anni Sessanta – Settanta del Novecento, in sala Veratti dal 12 al 18 marzo, sarà presentata la mostra Idea assurda per un filmaker. Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni Sessanta-Settanta del Novecento . La mostra è stata organizzata presso Sala Veratti, uno spazio scelto soprattutto perché negli anni Sessanta è stata sede di manifestazioni culturali alle quali lo stesso Brebbia ha partecipato. Il percorso fotografico proposto documenta la personalità artistica di Brebbia, offrendo al visitatore lo spaccato di un’epoca, quella degli anni Sessanta e Settanta, e mette in luce uno straordinario momento di vivacità artistica e culturale nella città di Varese. La mostra comprende l’esposizione di documenti, carteggi, manifesti e riviste appartenenti all’Archivio Gianfranco Brebbia e la proiezione di film del filmmaker varesino.Inaugurazione, domenica 12 marzo 2023 ore 16.00 con interventi di Fabio Minazzi, Luca Giovanni Dilda e proiezione di film sperimentali di Gianfranco Brebbia. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 con ingresso gratuito.

Nella sala del Lucernario di Villa Mirabello dal 18 al 29 marzo si terrà la mostra “Intensive Care Shots. Pandemia 2020-22 ” che presenterà 35 fotografie degli anestesisti rianimatori Silvio Zerbi, Davide Maraggia ed Alessandro de Martino che hanno immortalato quanto vissuto nelle terapie intensive dell’Ospedale di Circolo di Varese catturando momenti di ordinaria straordinarietà: attimi di lotta, di difficoltà e di sconforto alternati a resilienza, lavoro di squadra e generosità che hanno permesso di curare oltre 500 pazienti critici Covid+. Ingresso gratuito.

Il cortile del Castello di Masnago dal 21 al 26 marzo sarà sede di un’installazione “Green” degli studenti del Liceo Artistico Frattini di Varese nell’ambito di Varese Design Week che vedrà anche un incontro il 24 marzo alle ore 16.30 nella Sala Risorgimento di Villa Mirabello con il prof. Mario Iodice, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Laveno Mombello e Anty Pansera, storica dell’arte italiana dal titolo “Alla ricerca dell’Eden perduto. Gli antichi e l’ambiente: testi, immagini e parole”.

Infine l’Associazione WG ART, dal 31 marzo al 21 aprile 2023 presenterà in Sala Veratti la mostra Leftovers. Ciò che resta, rassegna che intende proporre una riflessione attorno al concetto di “resto”, “avanzo”, “residuo” — in inglese leftover. I Iavori, realizzati da cinque giovani artisti, non solo contemplano la parzialità, ma fanno di quest’ultima un valore fondante del prodotto artistico, associato al corpo – nelle opere di Cassina, De Giorgi e Ibba – o alla nozione di memoria – in quelle di Erba e Rallias – il frammento diviene l’elemento chiave di una nuova consapevolezza. La mostra sarà aperta, con orari da definirsi, il giovedì, venerdì, sabato e domenica. Ingresso gratuito.

Per quanto riguarda gli eventi si parte il 10 marzo alle 18.00 nella sala del Risorgimento di Villa Mirabello, quando la conservatrice archeologa dei Musei Civici di Varese, Barbara Cermesoni, terrà una conferenza su Innocenzo Regazzoni e i primi scavi all’Isolino Virginia (1878-1885). Un importante contributo alla nascita della Paletnologia italiana.Nel 1878, grazie al mecenatismo della famiglia Ponti, Innocenzo Regazzoni cominciò una serie di scavi all’Isolino Virginia, che continuarono nel 1879 e nel 1855, e in altre stazioni palafitticole del lago di Varese. Regazzoni fece parte di una schiera di studiosi che cominciarono ad applicare il metodo scientifico alla ricerca archeologica preistorica, con una nuova visione interdisciplinare che rimanda alle scienze della terra, alla stratigrafia, alla paleobotanica, alla zoologia e necessaria per la comprensione della vita delle comunità preistoriche che solo allora cominciavano ad essere indagate.

Il Castello di Masnago inoltre il 29 marzo ospiterà dalle 9.00 alle 13.00 il seminario della Fondazione Sacra Famiglia “Diventare genitori. Strumenti e servizi per genitori consapevoli” rivolto a operatori dei servizi sociali e della tutela dei minori.

Tutte le informazioni sono consultabili su www.museivarese.it, mentre per rimanere aggiornati sono attivi i social dei Musei Civici di Varese su Instagram e Facebook.

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