Progetto legalità promosso dall’Istituto Maria Immacolata di Busto Arsizio: ospite Salvatore Borsellino

0
1280
Salvatore Borsellino

BUSTO ARSIZIO, 12 maggio 2023-Si svolgerà il prossimo lunedì 15 maggio (dalle ore 9 alle ore 12) in Sala Tramogge l’incontro conclusivo previsto dal progetto Leggi e Legalità, promosso dall’Istituto Comprensivo Paritario “Maria Immacolata”, con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio,

Ospite della mattinata sarà Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato Paolo Borsellino, ucciso da Cosa Nostra nel 1992.

Si tratta dell’ultimo di una serie di incontri che hanno coinvolto il giudice Marco Montanari, della sezione penale del Tribunale cittadino, il procuratore Armando Spataro (Dirigente nazionale ANM), l’Ordine dei Dottori commercialisti e il giornalista e scrittore Paolo De Chiara (autore del libro su Lea Garofalo).

La scuola, presente da più di 140 anni sul territorio cittadino, è in continua ricerca per coniugare una forte tradizione educativa ad un continuo aggiornamento, attento ai veri bisogni dell’individuo e alle sfide che il contesto attuale presenta. Il tema della Legalità è assolutamente centrale per le sfide che il mondo della scuola è chiamata ad affrontare, prima fra tutte la lotta per una società più giusta e democratica.

“Crediamo che al centro dell’azione educativa della scuola debba esserci la cultura della Legalità – afferma il vicecoordinatore didattico Maria Rita Musolino – che significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri cui siamo tutti chiamati.

Le regole intese non come mezzo frustrante, punitivo o di affermazione di autorità, bensì in primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla propria realizzazione”.

Considerato il valore formativo dell’incontro, lo stesso è aperto, previa disponibilità di posti, alle scuole secondarie cittadine, secondo gli indirizzi del tavolo “La Storia ci appartiene”, coordinato dall’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana.

Perché, come sosteneva Caponnetto, “Il peggior nemico della mafia è la Scuola!”