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Sgarbi alla Biennale di Milano: ”Dove c’è arte e sensibilità non può esserci violenza”

MILANO, 25 novembre 2023-“Sostengo da sempre che dove c’è arte e sensibilità non può esserci violenza. Serve educare alla poesia di Petrarca e Leopardi, alla pittura, ai testi con storie spirituali di grande bellezza come quelle di Dante e Beatrice o Tristano e Isotta, più che alla sessualità. L’arte ti porta a sentire qualcosa di alto e a non essere violento”. Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi alla quinta edizione della Biennale Milano International Art Meeting, curata da Salvo Nugnes, in corso fino al 28 novembre nella prestigiosa sede di Palazzo Stampa di Soncino in Via Torino 61, durante un incontro sul ruolo dell’arte organizzato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

“Nella mia vita – ha aggiunto Sgarbi – il ruolo delle donne è stato assolutamente positivo e ho avuto solo amicizia e amore, mai danno, dalle donne. Non ne farei una questione patriarcale di forza del maschio, ma di ignoranza che ti porta a pensare che una persona sia tua e che il possesso sia un obiettivo”.

Il sottosegretario ha parlato anche della prossima Biennale di Venezia: “Aprirà ad aprile e non si capisce perché avrà un solo artista uomo, Massimo Bartolini. Bisognerebbe fare una protesta di tutti gli artisti per dire ‘perché non io’? – ha spiegato -. Non si capisce perché c’è un solo artista e non trenta, venti o cinquanta”.

All’incontro era presente anche il cantautore Morgan: “L’arte non è mai violenta, è un’espressione di gentilezza e per questo dico che è femminile, infatti la musica viene da ‘musa’” ha commentato l’artista che si è poi soffermato sul suo rapporto con le donne: “Sono cresciuto in una famiglia di sole donne, l’unico uomo era mio padre che è venuto a mancare quando ero mio piccolo. A 14 anni – ha aggiunto – facevo l’uncinetto con i ferri anziché giocare a pallone. Ho una personalità molto in sintonia con quella femminile”.

Quindi “sono contento che la Biennale sia dedicata alle donne perché in questo momento storico, con tutti i problemi che ci sono stati di violenza, c’è bisogno di un’attenzione particolare e di sensibilizzare – ha proseguito -. Bisognerebbe che questi fatti di violenza fossero analizzati in modo profondo perché, secondo me, c’è un problema sociale”.

Morgan, rispondendo ai giornalisti, ha parlato anche della musica rap dopo le polemiche di questi giorni: “I testi rap non è che siano proprio eccezionali. Un tempo, una decina di anni fa, quando l’hip-hop in Italia stava muovendo i primi passi – ha sottolineato – erano quasi interessanti perché sembrava quasi che sostituissero quelli dei cantautori. Oggi però sono degenerati e sinceramente sono troppo violenti. E non mi piacciono i testi violenti”.

Patron dell’evento il curatore di Biennale Milano International Art Meeting Salvo Nugnes: “Tutti con l’arte miglioriamo e riusciamo a tirare fuori da noi stessi le cose più importanti. Quando c’è sensibilità e delicatezza d’animo non ci può essere violenza – ha osservato -. Alla Biennale di Milano ci sono donne da 50 Paesi ed è una grande testimonianza. L’arte per me è una forma di religione e di credo quotidiano, per migliorare sé stessi e la società. E sono convinto che chi fa arte non potrà mai essere violento”.

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