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Le proteste di Leal dopo l’uccisione dell’orso M90 nel trentino

VARESE, 7 febbraio 2024-L’esecuzione dell’orso M90 è stata brutalmente eseguita senza indugio alcuno, ieri pomeriggio dagli uomini della Forestale: l’orso è stata sparato a vista dopo che il presidente della Provincia Autonoma di Trento ne ha firmato il decreto di prelievo tramite abbattimento proprio nella mattinata di oggi.

LEAL lo apprende con sgomento dal freddo comunicato ufficiale diffuso dalla Provincia. …”Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole: l’animale è stato identificato mediante l’osserv”azione del radiocollare e delle marche auricolari. M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane.”

Il comunicato della Pat prosegue accusando M90 di aver “più volte” seguito “intenzionalmente” le persone. Con “l’episodio culmine lo scorso 28 gennaio, quando aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana.

Gian Marco Prampolini presidente LEAL commenta: ”LEAL sta depositando un esposto per l’uccisione di questo esemplare di soli due anni e mezzo ucciso peraltro tramite sparo, comportando sofferenza all’animale, e non tramite eutanasia. Per le altre nostre iniziative legali rimaniamo in attesa di una risposta alla precedente richiesta di accesso agli atti per l’episodio di inseguimento del 28 gennaio”.

LEAL accusa Fugatti e la sua Giunta di avere dato seguito alla condanna a morte in modo sommario e crudele.

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