Il ministro Pichetto Fratin alla seconda edizione di ‘CambiaMenti in corso’ a Cameri: “La decarbonizzazione è un’opportunità per l’Italia”

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Il ministro Gilberto Pichetto Fratin

CAMERI, 25 marzo 2024 – Lo scorso 22 marzo a Cameri, in occasione della seconda edizione del Convegno Cambiamenti in Corso, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, nonostante le difficoltà per l’escalation del conflitto che nella mattina ha iniziato a lanciare avvisaglie di Innalzamento delle problematiche, è comunque intervenuto, seppur in forma ridotta, con un sentito intervento incalzato dalla conduttrice Tessa Gelisio.

Il Ministro Pichetto Fratin ha fornito puntuali risposte alle domande rivoltegli:

Quando si parla di cambiamento, sostenibilità, decarbonizzazione, la modernizzazione del sistema non è qualcosa da cui difendersi ma qualcosa da cavalcare. La decarbonizzazione è un’opportunità per l’Italia di dimostrare di essere i primi della classe. Non è il nostro 0,8% delle emissioni che cambieranno il Mondo ma se riusciremo a toglierlo vorrà dire che abbiamo vinto. Vorrà dire che siamo in grado di fare i prodotti migliori, che siamo in grado di conquistare i mercati, dare più occupazione, essere più ricchi e dare più reddito. Ecco la sfida che dobbiamo portare avanti. Non possiamo più difendere nulla perché il cambiamento è inevitabile”, ha detto Pichetto Fratin.

Il Ministro ha poi parlato dei tre grandi fattori che sono responsabili di emissioni carboniche: i Fabbricati, con la tematica europea delle Case Green, l’inquinamento dei veicoli, con il grande tema delle auto elettriche

Per ultimo, il Ministro ha toccato il tema del consumo idrico, in occasione anche della concomitante Giornata Mondiale dell’Acqua: “ci troviamo nella zona di Novara, Vercelli, basso Biellese e Pavese che sono terre di coltivazione del riso e l’irrigazione è elemento essenziale. La Giornata Mondiale dedicata a questa importante risorsa deve farci riflettere anche sul cambiamento climatico: piove qualche giorno in meno, si alternano alluvioni e siccità. Il Piano nazionale sul cambiamento climatico prevede una serie di azioni che vanno dalla raccolta dell’acqua piovana e al suo rilascio nei momenti di siccità, all’utilizzo delle acque reflue per l’irrigazione, al creare delle aree di inondazione e delle vasche di laminazione fino al mettere a posto gli acquedotti che ne perdono il 40%. Occorre anche un’attenzione nell’utilizzo dell’acqua perché noi siamo il Paese d’Europa che ha il consumo pro capite più alto di tutti”.

Sono queste le sfide nazionali che noi abbiamo – ha concluso il Ministro – e il nostro è un impegno di grande semplificazione per garantire alle imprese massima sburocratizzazione e conseguente estrema certezza.