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Umberto Bossi saluta i fedelissimi riunitisi a Gemonio: ”Alla Lega serve un nuovo leader che vada nella direzione dell’autonomia”

GEMONIO, 13 aprile 2024- di GIANNI BERALDO

Un centinaio di fedelissimi (ma non chiamateli nostalgici) si sono dati appuntamento oggi pomeriggio a Gemonio davanti alla villa di Umberto Bossi, fondatore della Lega Lombarda prima divenuta poi Lega Nord, partito che ieri compiva 40 anni, diventando cosí il piú longevo partito politico della nostra Repubblica.

Quattro deceni di battaglie politiche e di ramazze. E le scope del compianto Roberto Maroni sono rimaste leggendarie, segno inequivocabile della volontá da parte di Maroni, nel frattempo divenuto Segretario Federale, di fare piazza pulita del Cerchio Magico, Bossi compreso, dopo lo scandalo che ha coinvolto anche il fondatore della Lega e molti suoi accoliti dell’ultima ora.

A Gemonio oggi peró l’aria era diversa. Qui si parlava di tornare alle origini mettendo nell’angolo il vice premier Matteo Salvini oramai inviso da molti militanti che rivorrebbero mettere in primo piano dell’agenda politica leghista, le battaglie per il Nord smarcandosi dalla tematiche prettamente sudiste.

Insomma, tornare a essere la Lega di quarant’anni fa.

Per questo a trovare il vecchio leone Bossi, che alla fine si é pure palesato davanti alla sua villa rilasciando dichirazioni alla stampa, ma soprattutto incontrando personalmente tutte le persone che sono accorse oggi a salutarlo dimostrandogli un grande affetto oltre che rispetto a livello politico.

«Alla Lega serve un nuovo leader. Serve un nuovo leader che vada nella direzione dell’autonomia, che rimetta al centro la questione settentrionale. Se Giorgetti potrebbe sostituire Salvini? Giorgetti è uno bravo, ma non dico niente se no lo massacrano. Se la base non approva i programmi, non vai da nessuna parte. Diventa una bolla di sapone». Cosí Bossi il quale, nonostante la fatica a sillabare le frasi, non si tira certamente indietro parlando pure di Salvini «Ognuno prende la sua strada. Le idee camminano sulle gambe degli uomini. Se ha altre idee, evidentemente non può riprendere la strada che abbiamo fatto noi». Poi un velo di nostalgia quando ricorda i primi passi della sua creatura politica nata dal suo innato intuito sorretto fin dagli inizi da Giuseppe Leoni,  Francesco Speroni e poco dopo da Roberto Maroni «I primi discorsi che facevamo in Comune a Varese erano in dialetto e in italiano. Avevamo delle radici forti popolari», conclude Bossi.

La regia della giornata é stata dell’ex ministro leghista Roberto Castelli, anche lui con una lunghissima militanza di 37 anni, ricordando lo status del Senatur e della sua perspicacia e volontá politica nel mettere le tematiche del Nord in primo piano «Quest’uomo, un grande uomo, da solo ha fondato uno dei piú importanti partiti della storia del nostro Paese. Un uomo umile e sempre sincero che non ha mai rubato!».

Castelli che ora é leader del Partito Popolare del Nord, nato dopo la dipartita dalla Lega di marca Salvini, volendo ripercorrere il solco della tradizione dela vera Lega, quella di Bossi.

Con Castelli oggi a Gemonio anche diversi oppositori di Salvini, alcuni ex parlamentari come Paolo Grimoldi (giá segretario della Lega in Lombardia). Grimoldi che da diverso tempo ha deciso di combattere a tutto campo Salvini e la sua politica oramai distante dai temi della Lega degli inizi. Troppo distante, per questo sono sempre piú crescenti i malumori all’interno della stessa Lega per Salvini Premier, con parecchi militanti che vorrebbero venisse organizzato il congresso federale, unica occasione di poter confermare o cambiare il Segretario Federale tramite votazione.

Congresso che Salvini avrebbe giá messo in agenda non prima peró delle elezioni europee. Probabilmente il vero spartiacque che potrebbero decidere le sorti dell’attuale segretario, in caso di debacle di consensi.

Ricordiamo che i festeggiamenti continueranno domani, domenica 14 aprile, in Piazza del Podestá a Varese (dove si trova la sede cittadina della Lega e dove tutto é nato) ai quali hanno dato conferma della loro presenza Matteo Salvini, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, i ministri Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli, il presidente della regione Attilio Fontana e molti altri rappresentanti politici e istituzionali cosí come gran parte degli iscritti e simpatizzanti.

direttore@varese7press.it

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