VARESE, 30 giugno 2025- Con l’arrivo dell’estate e l’incremento di viaggi e spostamenti, torna più che mai attuale il tema dell’accesso dei cani guida nei luoghi pubblici. Troppo spesso, infatti, si tende a dimenticare che per legge questi ausili indispensabili possono e devono entrare ovunque, senza alcuna limitazione. Un principio ribadito con forza da Silvano Stefanoni, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) della Lombardia, a seguito di un recente episodio di cronaca.
La normativa italiana è inequivocabile: la legge numero 37 del 14 febbraio 1974, integrata dalla successiva legge numero 60 dell’8 febbraio 2006, stabilisce chiaramente il diritto delle persone non vedenti di viaggiare con il proprio cane guida senza costi aggiuntivi o restrizioni di alcun tipo. Questo significa che i cani guida hanno libero accesso a tutti i luoghi pubblici, inclusi negozi, ristoranti, hotel, case vacanze, B&B e, naturalmente, tutti i mezzi di trasporto, dai taxi ai treni, agli aerei.
La necessità di rimarcare questa legislazione nasce anche da un recente fatto avvenuto a Milano. Due clienti non vedenti si sono visti rifiutare la salita in un taxi con il loro cane guida, con il tassista che ha addirittura suggerito di far viaggiare l’animale nel bagagliaio. Al loro legittimo rifiuto, il tassista si è allontanato, lasciandoli a piedi. Una vicenda che si è conclusa con la sospensione della licenza del tassista per 30 giorni da parte del Comune di Milano, a seguito del ricorso presentato dai due utenti.
Questo episodio sottolinea un punto fondamentale: per una persona non vedente, il cane guida non è un semplice animale da compagnia o un “optional”, ma un vero e proprio prolungamento dei suoi sensi, gli “occhi” che le permettono di muoversi in totale autonomia e sicurezza. Rifiutarne l’accesso significa precludere la possibilità di spostarsi liberamente. Il cane guida è infatti essenziale per salire e scendere da un mezzo e per orientarsi in generale.
In vista della stagione estiva, Silvano Stefanoni ha lanciato un appello a tutti i titolari di attività e servizi:
“Invitiamo tutti i titolari di locali pubblici, hotel, case vacanze, B&B, taxi e mezzi di trasporto a rispettare il diritto delle persone cieche di muoversi liberamente con il proprio cane guida. Questo lo prevede la normativa vigente.”
È importante ricordare che un cane guida è un animale altamente specializzato, frutto di un lungo e rigoroso percorso di addestramento. In Lombardia, ad esempio, esiste il Servizio Cani Guida Lions di Limbiate, un centro d’eccellenza dove questi animali vengono preparati meticolosamente per il loro delicato compito. Una volta completata la formazione individuale, il cane viene affiancato al suo futuro proprietario per un periodo di addestramento congiunto, creando un legame indissolubile e una simbiosi che sarà fondamentale per la vita quotidiana della persona non vedente.
Il cane guida è, dunque, molto più di un animale: è un compagno di vita, un supporto insostituibile che garantisce autonomia, sicurezza e dignità alle persone non vedenti. Rispettarne il diritto di accesso ovunque significa riconoscere e tutelare la piena inclusione di tutti i cittadini.