Educare oggi, mission impossible? Incontro con Don Burgio e Silvio Cattarina al De Filippi di Varese

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MILANO, 6 ottobre 2019-“Mai come ora c’è bisogno  di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna”: è con queste parole che Papa Francesco, in un suo recente messaggio, ha messo a tema del proprio pontificato il problema educativo, una vera e propria emergenza come i fatti di cronaca ci documentano ogni giorno.

Proseguendo nel lavoro iniziato a marzo quando oltre 600 giovani delle scuole superiori di Varese hanno incontrato l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, la Lettera alla città, un gruppo di laici appartenenti a diverse esperienze ecclesiali varesine, ha organizzato per venerdì prossimo 8 novembre un incontro dal titolo provocatorio “Educare oggi, mission impossibile?”. Protagonisti della serata un sacerdote e un educatore impegnati in prima linea nella sfida  con il disagio  giovanile di oggi.

Venerdì 8 novembre con inizio alle ore 21 al Collegio De Filippi di Varese non mancherà l’occasione di questo paragone. Don Burgio e Silvio Cattarina attraverso la loro presenza e le loro opere hanno indicato a tante famiglie la strada per uscire dal tunnel dell’emarginazione, della droga, della solitudine e più in generale del disagio giovanile. Una serata che, secondo gli organizzatori, vuole contribuire alla costruzione di quel “villaggio dell’educazione” a cui ha fatto riferimento il Papa invitando genitori, educatori ed insegnanti ad un lavoro comune per la creazione di “reti umane e aperte”.

Don Claudio Burgio è fondatore dell’Associazione Kayros che gestisce comunità di accoglienza per minori nonché appellano dell’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano.

Silvio Cattarina, padre di quattro figli,  ha alle spalle una lunga esperienza a diretto contatto con diverse forme di disagio giovanile. Psicologo, è responsabile della comunità di recupero “L’imprevisto” di Pesaro.

“Con la scelta di questi relatori – dice don Matteo Missora, responsabile della pastorale giovanile varesina e coordinatore del gruppo di lavoro che ha preparato la serata – abbiamo voluto privilegiare l’esperienza che sta alla base della sfida educativa. Oggi un giovane ma, vorrei dire, anche un adulto, un educatore, un insegnante o un genitore, viene aiutato non attraverso discorsi astratti ma invitandolo a paragonarsi con un modello  di vita, che puo’ osservare e incontrare”

Lettera alla città”  così si chiama il gruppo di laici appartenenti a diverse realtà ecclesiali varesine che due anni fa ha deciso di iniziare un lavoro per la promozione del bene comune soffermandosi in particolare su tre aspetti di grande attualità anche in città: il lavoro, a cui è stata dedicata una mostra didattica e un convegno nel 2018; l’educazione con i due momenti di incontro di quest’anno e l’accoglienza.